L’accusa ha chiesto l’assoluzione per due dei tre uomini coinvolti nell’inchiesta della Procura di Catanzaro sul presunto caso di una donna segregata e costretta a subire atroci violenze, imputati per violenza sessuale di gruppo. Si tratta di Gianluca e Rinaldo Berlingieri, catanzaresi rispettivamente di 36 e 41 anni, accusati di essere stati i complici del principale imputato, il 49enne Nicola Cappellano, chiamato a rispondere di riduzione in schiavitu’ e sfruttamento della prostituzione e gia’ condannato lo scorso 11 luglio, in sede di giudizio abbreviato – che gli e’ valso lo sconto di pena di un terzo -, a 8 anni e 4 mesi di reclusione. Oggi, pero’, nell’ambito del processo dibattimentale per i due Berlingieri, il pubblico ministero ha chiesto che vengano assolti “perche’ il fatto non sussiste”. La stessa richiesta e’ stata fatta dai difensori degli imputati, gli avvocati Alessandro Guerriero e Arturo Bova, al termine delle rispettive arringhe. I giudici del collegio catanzarese hanno infine rinviato al 17 marzo per eventuali repliche e la sentenza.
L’inchiesta in questione, coordinata dal sostituto procuratore Saverio Vertuccio, nacque dalle denunce della presunta parte offesa e sfocio’ in un’ordinanza cautelare che, a meta’ dicembre del 2013, porto’ in carcere gli accusati. I tre uomini, secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile di Catanzaro e inizialmente contestato dall’Ufficio di Procura, avrebbero a lungo approfittato di una donna, la convivente di Cappellano, che con questi aveva intrapreso una relazione dalla fine del 2012, ma lui l’avrebbe fin da subito segregata in casa e costretta a prostituirsi. Le violenze sarebbero avvenute nell’abitazione dove vivevano la donna e Cappellano, un ambiente di pochi metri quadrati dove vivevano anche i cinque figli di lui e quattro di lei, e da dove la donna non avrebbe potuto allontanarsi liberamente. L’uomo, sempre stando alle prime accuse, avrebbe costretto la vittima anche ad avere rapporti di gruppo con Gianluca e Rinaldo Berlingieri. Diversa la conclusione cui la stessa pubblica accusa e’ giunta al termine del dibattimento, dal momento che per i due Berlingieri e’ stata chiesta l’assoluzione con formula ampia.