Lamezia Terme – Arriva la sentenza del processo Perseo, sentenza pesante come un macigno che ha visto nessuna assoluzione e condanne per 176 anni di carcere. Condannati tutti i 21 imputati che avevano scelto il rito ordinario nel processo, accusati, a vario titolo, di essere componenti della cosca Giampà. La sentenza è stata pronunciata nell’aula Garofalo di Lamezia, accolta in maniera sfavorevole dai parenti degli imputati, che hanno urlato “pagliacci” e “vergognatevi”.
Di seguito le condanne:
Andrea Crapella, condannato a 9 anni di reclusione
Giuseppe Grutteria, condannato a 13 anni di reclusione
Antonio Curcio, condannato a 16 anni di reclusione
Antonio De Vito, condannato a 15 anni di reclusione
Franco Trovato, condannato a 12 anni di reclusione e confisca dei beni
Antonio Donato, condannato a 10 anni di reclusione
Fausto Gullo, condannato a 8 anni di reclusione
Giuseppe Notarianni, condannato a 9 anni di reclusione, 12mila euro di multa e confisca dei beni, assolto per il capo 36
Carmen Bonafè, condannato a 5 anni di reclusione e 9mila euro di multa
Michele Muraca, condannato a 6 anni di reclusione
Vincenzo Perri, condannato a 9 anni di reclusione
Domenico Curcio, condannato a 6 anni di reclusione
Giancarlo Chirumbolo, condannato a 6 anni di reclusione
Giovanni Scaramuzzino, condannato a 3 anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, assolto per il capo 11bis
Carlo Curcio Petronio, condannato a 4 anni di reclusione e interdizione dalla professione medica per 5 anni
Antonio Notarianni, condannato a 7 anni di reclusione
Eric Voci, condannato 5 anni e 2 mesi di reclusione
Vincenzo Arcieri, condannato a 12 anni
Pino Scalise, condannato a 4 anni e 2mila euro di multa
Antonio Voci, condannato a 10 anni di reclusione
Davide Giampa’, condannato a 7 anni e 9 mila euro di multa
Lamezia Terme – Arriva la sentenza del processo Perseo, sentenza pesante come un macigno che ha visto nessuna assoluzione e condanne per 176 anni di carcere. Condannati tutti i 21 imputati che avevano scelto il rito ordinario nel processo, accusati, a vario titolo, di essere componenti della cosca Giampà. La sentenza è stata pronunciata nell’aula Garofalo di Lamezia, accolta in maniera sfavorevole dai parenti degli imputati, che hanno urlato “pagliacci” e “vergognatevi”.
