Operazione Piana: dissequestrati parte beni imprenditore Cianflone

palazzo-giustizia-lt-17Lamezia Terme – Con Ordinanza emessa ieri il Tribunale di Lamezia Terme ha dissequestrato i beni aziendali e le quote sociali della società MOVITER snc di Francesco Cianflone, difeso dagli Avvocati Arturo Bova, Stefano Nimpo e Francesco Pagliuso.
Il Cianflone, imprenditore del ramo edilizio e del cemento, è rimasto coinvolto nella cosiddetta Operazione “Piana” nell’ambito della quale venne tratto in arresto, unitamente ad altri tre imprenditori, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia siccome indicato dai collaboratori di Giustizia nell’ambito dell’Operazione “Perseo”, quali imprenditori di riferimento della cosca “Giampà”. Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare veniva eseguito il sequestro dei beni e delle quote societarie della MOVITER, società attiva nel ramo edilizio e del cemento ritenuta, per l’appunto, in “odore di mafia”. Analogo provvedimento di sequestro era stato poi emesso dal Tribunale di Catanzaro nell’ambito delle misure di prevenzione antimafia.
Già alcune settimane addietro, tuttavia, il Tribunale di Catanzaro aveva escluso dalla confisca i beni, il compendio aziendale e le quote societarie della Moviter.
In accoglimento dell’istanza presentata dai suoi legali di fiducia, inoltre, il Tribunale di Lamezia Terme ha ora disposto nei confronti del Cianflone il dissequestro dei beni, del compendio aziendale, delle quote sociali della Moviter snc.