Operai morti sul lavoro a Vibo Valentia, condanna in Cassazione

Vibo Valentia – La Corte di Cassazione ha confermato la penale responsabilita’ per la frana costata la vita a due operai impegnati il 17 novembre 2003 in un cantiere edile alle porte di Vibo Valentia. Un anno ed 8 mesi (pena sospesa) per il reato di omicidio colposo la condanna per l’ingegnere Nazzareno Fiala’, 52 anni, direttore dei lavori. La frana aveva provocato la morte di due operai di Rombiolo: Domenico Mazzeo, di 41 anni, e Francesco Iannello, 47 anni. I loro corpi erano stati ritrovati a quattro metri di profondita’ ricoperti da una colata di fango. Gia’ definitiva, invece, la condanna alla stessa pena per il costruttore Pasquale Orfano’ che non aveva appellato in Cassazione il verdetto di colpevolezza sancito dalla Corte d’Appello di Catanzaro il 5 ottobre 2016. Con rito abbreviato e’ stato condannato in via definitiva anche l’imprenditore di San Calogero, Antonio Prestia, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori. Mantenuta dai giudici anche la validita’ dei risarcimenti alle parti civili, rappresentate per i familiari delle vittime dagli avvocati Giulio Ceravolo e Salvatore Sorbilli, per la Cassa Svizzera dall’avvocato Luigi Ciambrone e per l’Inail dall’avvocato Cristina Folino.