Lamezia: la politica e l’agire politico al centro di un incontro tenutosi sabato

Armando Chirumbolo

Armando Chirumbolo

Lamezia Terme – “La politica del servizio o i nuovi servi della politica?” è stato il tema dell’incontro tenutosi sabato scorso nella sala “Giovanni Paolo II”, a Lamezia Terme. Organizzato dall’associazione “Altana” e da “Cantiere Laboratorio”, l’incontro, presentato dal presidente Vittorio Gigliotti e concluso dal presidente di Media Calabria, Salvatore Cittadino, è stato una riflessione sul concetto di politica e dell’agire politico e sul compito che deve svolgere chi è chiamato alla rappresentanza dei cittadini. Il tema centrale dell’incontro è stato trattato dall’ex Ministro per la Famiglia e le Politiche Sociali Antonio Guidi che, tra l’altro, ha ribadito come “la politica è la difesa della vita, quest’ultima è la colonna vertebrale della politica, perché i valori non negoziabili non possono essere né svenduti né barattati. La politica è risolvere le cose che non vanno bene; la politica non è economia, non è disonestà: quella non è politica. La politica invece è “bella” perché è servizio. Non riesco ad aggredire la politica attuale perché non è politica. La politica è intervento, programmazione, sacrificio, è dare segnali di sensibilità umana, voglia di cambiare questo stato di cose: c’è fame di questa politica”. All’incontro erano presenti, tra gli altri, la professoressa Giovanna De Sensi Sestito e il candidato a Sindaco di Lamezia Terme Armando Chirumbolo, i quali hanno auspicato un reale e radicale cambiamento nel fare politica. Durante l’incontro è emerso come “la politica come servizio nasce dall’azione disinteressata e dal sacrificio personale per il bene comune. Il dovere e l’interesse sono due termini che chiariscono molto bene e con notevole efficacia quello che dovrebbe fare ogni politico impegnato nelle istituzioni. Quest’ultimo deve, infatti, sentire l’impegno come un dovere e nello stesso tempo pensare a rappresentare e quindi a tutelare l’interesse della comunità in cui vive, organizzando i rapporti umani secondo giustizia e onestà”. “Sulla situazione della Città – affermano i presidenti delle due associazioni – sono tutti concordi che la città è in rovina, è ammalata. Ma nessuna diagnosi è mai stata certificata, dunque nessuna cura seria è stata prescritta perche il politico è stato privo di buonsenso e di realismo e dunque sradicato dal reale. Oggi è tempo di ricostruire e questo – aggiungono – è il compito che appartiene, non solo ai politici, ma a tutti, perché ognuno di noi ha nella sua anima una particella della nostra Città che deve coltivare e fare fiorire negli ambiti della propria vita quotidiana. Le difficoltà non si evitano, si affrontano. Bisogna incarnare il buon senso contro l’utopia, il senso del dovere e della responsabilità contro l’indifferenza, il sano realismo contro ogni forma di ideologismo che deforma il reale”. “La politica di ieri, – continuano i presidenti di “Altana” e “Cantiere Laboratorio”- quel mondo di facilità e sotterfugi in cui l’uomo politico tentava di barare, deve essere inevitabilmente accantonato, perché l’attuale dissesto non è altro che la rivincita di quella necessità, umana e sociale, con la quale troppo a lungo si è creduto di poter giocare. Uno spettacolo così crudele dovrebbe bastare ad insegnare per sempre, a quieta generazione politica, il senso del reale. Perché la politica – concludono – non è una bottega da illusionista ma dono totale di sé per il bene comune”.