Calabresi nel Mondo: Giusi Crimi si dimettera’ da assessore?

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Lamezia Terme – Dopo lo scandalo “Calabresi nel mondo”, Giusi Crimi si dimetterà da assessore comunale? Probabilmente si. Ma tutto dipenderà dalle scelte politiche del sindaco Gianni Speranza: il primo cittadino avrebbe preso infatti del tempo per riflettere sul da farsi, dopo l’incontro che si è svolto ieri con i tre esponenti del Pd lametino, Giuseppe Petronio, Italo Reale e Gennarino Masi che, riferendosi alle notizie giornalistiche degli ultimi giorni relative alle fondazioni “Calabresi nel Mondo”, Terina e Calabria Etica”, si erano chiesti se le indistinte forze politiche non dovessero formulare “una valutazione complessiva sui metodi di gestione e sulla utilità di alcuni investimenti che la nostra Regione ha effettuato attraverso le suddette società in House”, chiedendo un incontro “urgente per valutare l’incidenza, anche di natura etica, sulla gestione ordinaria del Comune e sulle valutazioni che la pubblica opinione ha già fatto e potrà fare nel proseguo del tempo”.
Un incontro, quello tra Speranza e gli esponenti del Pd, che avrebbe assunto anche toni particolarmente accesi, ma di cui si è deciso di non far trapelare alcuna notizia, in quando dovrà essere il sindaco in prima persona a dare comunicazione. E probabilmente lo farà nella già annunciata conferenza stampa di martedì che Speranza farà al Comune.
Una richiesta, quella del Partito democratico, che ha fatto scoppiare un problema etico su una vicenda nota a tutti da diverso tempo. Una storia che e’ diventata di attualità solo per il fatto che sono stati resi pubblici i dati relativi alla fondazione “Calabresi nel mondo”, ma che a Lamezia conoscevano in tanti, anche in relazione di due componenti della giunta Speranza, cioè Crimi e Cicione. Così come in tanti conoscono il perverso intreccio politico che da oltre dieci anni governa la città. Negli elenchi della Fondazione, infatti, che nello statuto si propone di promuovere la Calabria all’estero, risultano diversi nomi “noti” tra gli assunti. Tra questi anche rappresentanti dell’Arci come Antonio Scaramuzzino, Francesco Falvo D’Urso e Gennaro Di Cello. Tutte persone molto vicine al sindaco Speranza, essendo stato lui esponente regionale dell’Arci, nonché socio fondatore della cooperativa Inrete, gestita ora da Antonio Scaramuzzino. Non solo. Ma nell’elenco della fondazione “Calabresi nel mondo” c’è anche Vincenzo Morello, componente del direttivo cittadino di Sel, così come risulta ancora oggi sul sito Internet (http://www.sel-lamezia.it/il-circolo/) di Sinistra, ecologia e libertà, nonché stretto collaboratore del sindaco Speranza al Comune e oggi anche sostenitore di Rosario Piccioni alla candidatura alle primarie per la carica di sindaco con “Lamezia Insieme”, e anche Francesco Mendicino sostenitore di Piccioni e collaboratore della Fondazione Calabresi nel Mondo.
Insomma, tutti “uomini” di Speranza. Ma di certo sarà un caso. Una cosa però è certa: governare per dieci anni la città non sarà stato affatto facile, soprattutto nel primo mandato quando il primo cittadino non aveva la maggioranza. Lo stesso sindaco ha sempre detto di non aver mai avuto la maggioranza in Consiglio comunale, ma allora come ha potuto governare? Se la maggioranza non c’era, due erano le cose: o si sarebbe dovuto dimettere, oppure si sarebbe dovuto adoperare per “dialogare” con l’opposizione.

Schermata pagina web circolo SEL Lamezia al 1 marzo 2015

Schermata pagina web componenti circolo SEL Lamezia al 1/3/2015

 

Una delle immaggini a sostegno di Piccioni, tra di loro collaboratori della Fondazione Calabresi nel Mondo

Una delle attività a sostegno di Piccioni sindaco, dove nell’immagine sono presenti alcuni collaboratori della Fondazione Calabresi nel Mondo