Lamezia: no alla chiusura pediatria, la sanità e’ una cosa seria

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di Stefania Cugnetto
– Lamezia Terme – Mattinata intensa per la nostra città, che si è svegliata con i fischi di un sit-it di protesta davanti al nosocomio cittadino, pochi i manifestanti, ma buoni i risultati. La manifestazione, organizzata da Sovranità e Labor, si è infatti spostata dall’ospedale al comune della città. Qui i toni si sono un po’ accessi, ed il corteo ha gridato “vergogna” e chiedendo la presenza del sindaco o di un suo rappresentante.

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Speranza è malato, ma il corteo intercetta Francesco Grandinetti, reduce dalla conferenza con i capi gruppi, indetta proprio per la chiusura del reparto pediatria. Grandinetti e il vice sindaco Muraca hanno invitato i partecipanti alla manifestazione ad entrare nella sala consiliare, il presidente del consiglio comunale ha dichiarato “questa lotta non deve avere colore politico, siamo tutti nella stessa barca, la sanità è una cosa seria”, inoltre Grandinetti ha raccontato l’esito della conferenza dei capi gruppo che si era chiusa con la decisione di indire un consiglio comunale per venerdì 6 marzo presso l’ospedale di Lamezia, consiglio a cui sono stati invitati le più alte cariche della politica regionale, il governatore Mario Oliverio, il presidente della provincia Enzo Bruno, il presidente del consiglio regionale Tonino Scalzo, gli onorevoli Doris Lo Moro e Pino Galati. Muraca ha parlato sia in qualità di operatore sanitario che come vice sindaco “conosco le problematiche che non sono solo di pediatria ma di tutto l’ospedale, le difficoltà sono evidenti e bisogna capire quale sia il progetto definitivo per l’ospedale di Lamezia”, ha reso inoltre che durante l’incontro con il sindaco in ospedale, il direttore generale Mario Catalano ha garantito provvedimenti per rafforzare il personale per evitare la chiusura del reparto di pediatria.

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Il vice sindaco Muraca ha infine proposto di spostare il consiglio comunale a lunedì 9 marzo, invitando non solo le cariche politiche ma la cittadinanza tutta “riempiamo la sala e l’entrata del comune, dobbiamo essere tutti, tutti i cittadini, senza appartenenza politica”. La proposta ha trovato immediato consenso nelle persone presenti e nei rappresentanti dei movimenti.

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Nel giro di pochi minuti si è creato un tavolo di lavoro, già riconvocato per domani, per cercare di capire come muoversi, presenti oltre a Grandinetti e Muraca, l’assessore alla sanità Milena Liotta, che ha esposto con lucidità i problemi della sanità lametina, ricordando “pediatria è solo la punta dell’iceberg, il nostro ospedale è al collasso, bisogna rafforzare quello che abbiamo, le risorse esistenti”. La Liotta ha poi aggiunto “bisogna avere conoscenza e sapere di cosa parliamo, da tre mesi sono assessore e sto studiando la situazione del nostro ospedale, la sto capendo, e con dati alla mano sono pronta a presentare un documento unitario per il nuovo direttore generale”. L’assessore ha poi concluso “due sono i grandi problemi a cui solo la politica nazionale può dare risposta: la nomina del direttore generale, e il blocco del turn over, grande piaga della sanità regionale”.

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Pronti a mobilitarsi per lunedì i rappresentanti di Sovranità e Labor, che hanno chiesto al presidente del consiglio comunale di invitare scuole, amministrazione ospedaliera, sindaci e consiglieri di comuni limitrofi a Lamezia, di quei comuni quindi che usufruiscono dell’ospedale della città. Grandinetti ha poi concluso “la partecipazione della città deve essere forte, tangibile, bisogna far sentire la propria voce, noi non siamo nessuno se dietro non abbiamo l’appoggio della gente”.