Lamezia: chiusura pediatria, Santarelli non e’ accettabile che venga soppressa

i componenti dell'associazione "Una voce tanti voci"

i componenti dell’associazione “Una voce tante voci”

Lamezia Terme – “Non si può accettare che un reparto fondamentale come quello di Pediatria venga soppresso. Quel che sta accadendo a Lamezia è il riflesso di un malessere acuto che da tanto, troppo tempo, investe la sanità in Calabria. Scontiamo anni e anni di trascuratezza, di beghe, provvedimenti di rigore che hanno massacrato il sistema”. Lo sostiene in una nota Alfredo Santarelli, presidente dell’Associazione socio-culturale ‘una voce tante voci2 che mette in evidenza anche il fatto che “ora il tutto è aggravato dallo spettacolo per nulla edificante che il governo nazionale sta offrendo con i suoi continui rinvii rispetto al momento in cui assegnare i pieni poteri sul comparto al nuovo Presidente della Regione”. Per Santarelli, “non è accettabile che sulla salute dei cittadini avvengano negoziazioni e trattative infinite; la Calabria ha bisogno adesso, Lamezia e l’intero comprensorio della terza città della Calabria hanno urgentemente bisogno adesso di servizi efficienti e di reparti ospedalieri che sia in grado di incrociare le attese dei cittadini-contribuenti”.
Per questa ragione spiega Santorelli, “la nostra associazione si stringe intorno al personale medico, infermieristico e paramedico che in questi giorni, insieme alle forze più sane della Città, stanno portando avanti un’autentica battaglia per il diritto alla Salute. Un diritto – aggiunge – che, nonostante sia tutelato e promosso dalla Carta costituzionale, diviene oggetto di intollerabili partite politiche. Senza contare i ritardi – conclude – di ordine amministrativo che rischiano, a questo punto, di coinvolgere le stesse eccellenze mediche che pur sono tante, sia a Lamezia che nell’intero ambito regionale”.