Lamezia Terme – Si è tenuto questa mattina, presso gli uffici di presidenza del Consiglio comunale, l’incontro programmato dal Presidente del Consiglio comunale, Francesco Grandinetti, tra le rappresentanze di associazioni, movimenti e società civile e i rappresentanti del Consiglio comunale. Presenti, tra gli altri, il Tribunale per i diritti del malato, il Comitato salviamo la sanità lametina, il movimento Labor e il movimento Sovranità-prima gli italiani. “E’ la prima volta di un tavolo di lavoro tra istituzioni, movimenti e associazioni – dichiara soddisfatto Grandinetti – e questo era elemento fondamentale per dare seguito alla volontà di condivisione della protesta a difesa di qualcosa. E’ una bella pagina da raccontare perchè si va oltre gli schieramenti politici e si ha come unica bandiera identificativa Lamezia Terme.
Al di la dei colori di ogni genere quello che è stato fatto oggi è importantissimo e la decisione di invitare i Dirigenti scolastici alla partecipazione di una delegazione degli studenti alla seduta di Consiglio comunale va nella direzione di massimo coinvolgimento. L’obiettivo del tavolo di lavoro, oltre alla richiesta di mantenimento del reparto di Pediatria, è quello – continua il Presidente del Consiglio comunale – di chiedere di più al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Quest’ultimo ha lanciato la proposta di un’unica Asl regionale che si avvicina alla richiesta di migliaia di cittadini lametini inascoltati più volte dalle Istituzioni. Sposando questa idea si chiederà al Presidente Oliverio di riconsiderare l’ospedale di Lamezia Terme dall’attuale funzione di “spoke” e trasformarlo in “hub” magari con indirizzo specialistico (vedi Trauma Center) avendone diritto per l’importanza della struttura che possiede, per la centralità geografica e per la facilità di collegamenti che in ambito sanitario è un aspetto determinante”. Il Presidente Grandinetti ha ricordato, altresì, che erano state raccolte oltre diecimila firme per l’Asl unica con sede a Lamezia Terme rimanendo però una legittima richiesta inascoltata dall’allora Presidente del Consiglio regionale che non ha neanche sottoposto l’iniziativa di legge popolare all’attenzione dell’Assemblea legislativa regionale. Le associazioni e i movimenti hanno indicato ulteriori idee e progetti da discutere nella prossima riunione del tavolo di lavoro in programma Venerdì prossimo alle ore 12 al fine di stilare un documento definitivo da poter essere portato come base dell’ordine del giorno da votare in Consiglio comunale.