Lamezia: Ruberto tra le viuzze del Rione S. Teodoro

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Lamezia Terme – “S. Teodoro, il Rione più antico di Nicastro”. Così Scriveva Don Pietro Bonacci nel 1971, di una zona della città ricca di storia e tradizione con le sue antiche case, in cui soggiornò anche il poeta Felice Mastroianni, e viuzze. Un quartiere ricco anche di chiese e del castello. E da questi antichi luoghi è incominciato il giro politico di Pasqualino Ruberto candidato a Sindaco della città di Lamezia, incontrando prima per le viuzze di S. Teodoro e S. Lucia gli abitanti del guarire per poi confrontati con il “popolo” davanti la sorgente della Piedichiusa una delle più antiche e caratteristiche fontane del borgo a pochi metri da una dei più antichi mulini ad acqua del rione Nicastro, luogo di incontro per gli abitanti del quartiere. E’ stato il suo primo comizio pubblico quello di Ruberto.

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Un confronto all’aperto con gli abitanti della zona per trasferire loro il suo progetto politico di come amministrare la città ed il suo concetto di amministratore e come valorizzare gli antichi borghi della città che secondo Ruberto come strumenti per valorizzare il turismo culturale con la creazione di un sistema di cooperative, una rete di bed & breakfast. E tal proposito ha ricordato l’idea progettuale di Natale Proto che immaginava di realizzare il “sinus Lametinus”, proprio per la valorizzazione di questi borghi storici di cui Lamezia dispone.

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