Agricoltura: Coildiretti, lametino invaso da prodotti di indubbia provenienza

Pietro Molinaro

Pietro Molinaro

Lamezia Terme  – “Potremmo essere un grande mercato di produzione (produciamo circa il 50% del fabbisogno ortofrutticolo regionale) ed invece siamo mercato di transito”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Coldiretti calabrese, Pietro Molinaro. “E’ un grido di allarme che quotidianamente si sta estendendo a macchia d’olio in tutta la regione e sul quale non possiamo tacere o peggio ignorare: la Coldiretti non ci sta. Nessun prodotto ne e’ escluso – continua – e ormai, con basi logistiche scientificamente organizzate e facilmente individuabili, si pone in essere un vero e proprio furto non solo di identita’ ma, cosa ancor piu’ grave, un una sottrazione di reddito al lavoro degli agricoltori. Insomma c’e’ chi lucra su tutto e tutti e quindi – sottolinea – c’e’ qualcosa che non funziona. Vi e’ – prosegue – il fondato sospetto che la Calabria, in assenza di controlli stringenti, sta diventando, sia nella fase di arrivo che nella vendita, ricettacolo e terreno di facile di conquista. C’e’ sicuramente una regia, e ricordo che l’ultimo rapporto della Fondazione sulle Agromafie – Eurispes ha posto l’accento del grande interesse che la criminalita’ ha sull’agroalimentare. Quello che davvero fa rabbia – denuncia – e’ che vengono messe in ginocchio aziende agricole nelle aree a piu’ alta valenza agricola dove ci sono giovani che stanno e vogliono continuare ad investire. Come puo’ accadere che in giorni e orari precisi con trasporto su gomma arrivino prodotti e nessuno se ne accorge? Forse – conclude – e’ arrivato il tempo di fare controlli selezionati , ben articolati e con un coordinamento tra gli organi preposti e le forze di polizia che hanno le competenze, per fare in modo di sventare e rendere nullo l’attuale stato delle cose sulle quali la Coldiretti e’ piu’ decisa che mai a smascherare. Perche a rimetterci sono i nostri produttori, a nostra economia e i cittadini consumatori”.