Lamezia Terme – “Ci dispiace essere stati facili profeti. Infatti solo pochi giorni fa, in una conferenza stampa, Sel aveva lanciato l’allarme sui pericoli di inquinamento e infiltrazione presenti nelle liste per le prossime elezioni amministrative”. Il circolo Sel Lamezia commenta così l’arresto, nell’operazione Columbus, di un candidato al Consiglio comunale in una delle liste che appoggia Paolo Mascaro, “i cui sponsor politici – sostiene Sel – ovviamente hanno tutti taciuto o parlato d’altro”. Una questione che secondo il circolo lametino di Sel è “non solo attuale ma gravissima” e che conferma, “come hanno dimostrato ampiamente tutte le inchieste in corso e portate avanti negli ultimi anni, – scrivono – l’incredibile e colpevole sottovalutazione del fenomeno che ha portato a consolidare frequentazioni e rapporti in una zona grigia sempre più ampia, e in molti casi collusa o connivente”. Tutto sarebbe dovuto, comunque, secondo il circolo lametino del partito di Vendola, alla “bulimia per le liste e per i candidati (nell’illusione che più sono più facilmente si vince)”. “Fa sorridere – aggiungono – che ora Mascaro ripudi il suo candidato, piuttosto avrebbe fatto bene a controllare prima chi imbarcava nelle sue liste, visto che per ottenere consenso ha messo in pista ben 350 candidati. Avrebbe avuto il dovere, l’aspirante amministratore che dice che vuole ripulire la città (sic!) di dare un’occhiata, prima e intanto, a chi si portava dietro nella sua corsa elettorale, cominciando dalle sue liste. E su tutti gli altri è pronto a giurare?”. Sel, però, fa suo il baluardo della legalità e critica anche un candidato al Consiglio comunale di una lista a sostegno di Ruberto, Danilo Greco, che avrebbe “in barba a qualsiasi regola utilizzato la segnaletica urbana per posizionare alcune sue gigantografie elettorali”. Secondo Sel “anche questo è un segnale di allarme per chi ha a cuore la legalità e il rispetto non solo delle regole, ma degli altri” e pertanto chiedono “ai vigili e alle forze dell’ordine l’intervento e la rimozione immediata di questa e di altre sconcezze che si fanno beffe dei cittadini perbene”. “Lamezia – afferma Sel – in tutti questi anni, in particolare su questo punto, ha conquistato credibilità e reputazione, ha ripreso ad essere esempio di una Calabria pulita e che resiste. Dobbiamo impedire che la nostra città torni indietro, agli anni bui degli scioglimenti e delle infiltrazioni. Lamezia – conclude – può e deve andare avanti, sulla strada della legalità, del cambiamento, della solidarietà”.