Operazione Hopless: Procura chiude indagini

hopless12-05
Lamezia Terme – A distanza di pochi giorni dalla decisione del Tribunale del Riesame, che ha dissequestrato l’immobile ospitante l’“Hope bar” di Nocera Terinese, il sostituto Procuratore Santo Melidona ha emesso gli avvisi di conclusione delle indagini, notificati dalla Guardia di Finanza a tutti gli indagati, fatta eccezione per Rolando Barletta, per il quale il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione in quanto è stata dimostrata la sua estraneità ai fatti. Dal provvedimento di chiusura delle indagini emerge che la Procura non ha modificato i suoi capi d’accusa ritenendo pertanto valida l’impostazione iniziale dei capi d’imputazione, secondo i quali sarebbero responsabili del reato di abuso d’ufficio tutti gli indagati e di falso ideologico gli imprenditori Gregorio e Federico Macchione. Ed è inoltre di queste ore la notizia che il pubblico ministero Santo Melidona ha depositato un ricorso per Cassazione avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame, che aveva disposto la restituzione dell’immobile sequestrato a Gregorio Macchione. Il sostituto Procuratore Melidona, infatti, convinto della genuinità delle indagini e della corretta individuazione delle condotte illecite da parte degli indagati, sostiene, a mezzo del proprio ricorso, che il Tribunale del Riesame è “addivenuto a decidere sul ricorso proposto da Gregorio Macchione con motivazione erronea, incongrua e illogica e supinamente recettiva di suggestive argomentazioni difensive, tutte fuorvianti e smentibili in punto di fatto e di diritto”. Da quanto si apprende da ambienti giudiziari sembra che “la partita tra accusa e difesa non è chiusa, come invece aveva probabilmente ritenuto il difensore di Gregorio Macchione, l’avvocato Fernanda Gigliotti; anzi, – fanno rivelare gli inquirenti –  è facilmente intuibile che la prossima mossa del dottor Melidona sarà quella di chiedere il rinvio a giudizio delle persone ora indagate”.