Comunali: Mascaro, “Lamezia Terme ha vissuto un incubo, rinascerà il progetto di Perugini”

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Lamezia Terme – Paolo Mascaro non ci sta. Da Corso Nicotera  risponde alla manifestazione del giorno precedente del Partito democratico. “Il centro sinistra si è lasciato andare ad accuse infondate e ad una campagna di fango, non ha mai parlato di programmi ma si è servito solo di menzogne. Non c’è rispetto per il popolo, il territorio, la democrazia e l’elettorato. Coloro i quali hanno avuto l’opportunità di governare questa città in questi anni avrebbero dovuto dare risposte alla comunità. Ciò non è avvenuto. Basta leggere le dichiarazioni programmatiche di Gianni Speranza nel 2010. Quello che è stato realizzato è pari a zero. Debbo dedurre che Lamezia Terme ha vissuto un incubo”. Dura la replica alla parlamentare Doris Lo Moro: “Non ha mai fatto nulla per questo territorio, anzi ha scancellato l’azienda sanitaria quando era assessore regionale alla salute e si è dimostrata complice nella soppressione della casa circondariale di Lamezia ad opera del suo Governo amico”. Ancora rivolgendosi alla parlamentare del Pd: “Non ho indagati per mafia su questo palco; la mia storia professionale ed umana, fatta di trasparenza e rispetto della legalità, parla chiaro. Tu invece avevi ieri al tuo fianco Mario Oliverio che ha nominato una persona alquanto discussa come componente dell’esecutivo regionale, tanto da suscitare la pronta reazione di Maria Carmela Lanzetta. Io ho a cuore la città di Lamezia Terme, tu pensi solo a difendere la tua poltrona”.
Intervento deciso anche sul Governo cittadino. “Il Piano spiaggia – sottolinea – è stato rispedito al mittente dalla regione, il lungomare è stato incredibilmente inaugurato due volte per mera propaganda elettorale, il parco di Savutano è stata una iniziativa dell’amministrazione provinciale di centrodestra, ora il centrosinistra vuole attribuirsene la paternità. Inoltre in piena campagna elettorale è stata fatta una delibera per i debiti fuori bilancio. Questo modo di operare è assurdo e offensivo”.
“L’alternativa a questo governo – conclude – è pronta: il 2 giugno rinascerà il sogno di Perugini del 5 gennaio del 1968”.