Carabinieri: riconoscenze per la compagnia di Lamezia

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Lamezia Terme – Il comando compagnia Carabinieri di Lamezia è stato tra quelli più “premiati” dal Comando Regionale nell’ambito dei festeggiamenti della ricorrenza del 201° anniversario della fondazione dell’Arma. Infatti, il Comandante della Legione, Generale Aloisio Mariggiò, ha consegnato encomi ai militari in servizio presso la compagnia dei carabinieri di Lamezia. Tra gli encomiati, il comandante Capitano Fabio Vincelli, al quale sono stati consegnati due encomi. Un dato che evidenzia come negli ultimi anni sia stata forte ed incisiva l’azione di controllo, di prevenzione e di contrasto da parte dell’arma dei Carabinieri sul territorio lametino.Uomini che, sotto il coordinamento del comandante della compagnia, sono stati i protagonisti di una delle più importanti operazioni antimafia messa a segno negli ultimi anni, come quella di Chimera 1 e Chimera 2.
Due attività investigative che, grazie alla forte azione degli uomini del capitano Vincelli, hanno sgominato una delle più potenti famiglie mafiose del lametino, quella dei Cerra-Torcasio-Gualtieri.
“Chimera” ricostruisce lo scenario criminale della cosca “Cerra – Torcasio” un tempo, autonoma e poi alleata con quella dei Giampà, ed alla quale, in epoca successiva alla scissione, si è avvicinata la famiglia “Gualtieri” che fino al 1992 non era inserita nel contesto mafioso come famiglia autonoma o aggregata ad altre consorterie criminali lametine. Chimera, infatti, ricostruisce lo scenario “storico – criminale” del clan mafioso “Cerra – Torcasio – Gualtieri”, che dopo la disarticolazione delle “cosca Giampà”, con le operazione “Medusa” e “Perseo”, approfittando “del declino dei Giampà risultava essere l’unica cosca delinquenziale che operava indisturbatamente in Lamezia Terme Nicastro, al fine di “dominare” tutto il quartiere di Nicastro”. Una ricostruzione redatta da un gruppo investigativo che composto da 14 Carabinieri coordinati dal maggiore Carlo Caci, comandante del reparto operativo – nucleo investigativo del comando provinciale e dal capitano Fabio Vincelli, comandate della compagnia carabinieri di Lamezia Terme. Una attività investigativa che si è, poi, tradotta in una copiosa e dettagliata informativa di notizia di reato alla quale sono stati allegati ben 815 fascicoli contenuti in ben 56 cartelle, in una delle quali sono state allegate ben 75 schede biografiche riguardanti i soggetti che secondo gli investigatori fanno parte della cosca. Un’attività investigativa che si è poi tradotta in una misura cautelare nei confronti di 26 persone, 22 delle quali sono state richiuse in carcere e tra queste Teresina Cerra, che secondo l’accusa all’interno della organizzazione rivestiva un “ruolo apicale che si è intensificato via via dal 2008 in poi, da quando, cioè, esponenti di spicco del clan hanno iniziato a soffrire lunghi periodi di detenzione (per via dell’Operazione Spes , ad esempio), che non hanno consentito loro né contatti diretti con i sodali né di gestire personalmente gli affari illeciti loro affidati”.

Di seguito gli encomi con le relative motivazioni:
Encomio semplice del comandante interregionale carabinieri “Culqualber” concesso al capitano Fabio Vincelli. Encomio semplice del comandante della legione carabinieri “Calabria” concesso al mar. Francesco Benedetto Sberna, al vice brigadiere Eugenio Provenzano e al car. Sc. Edoardo Astorino
“Con alto senso del dovere e spiccata professionalità, intervenuti in soccorso di un uomo che, in preda ad una crisi depressiva, minacciava di lanciarsi dal cornicione di uno stabile, fornivano prezioso ausilio nella paziente opera di persuasione, che consentiva di far desistere il malcapitato dal compimento dell’insano gesto”.

Encomio semplice del comandante della legione carabinieri “Calabria” concesso al ten. Alessandro Guglielmo, al maresciallo capo Mauro Cervo, all’appuntato scelto Benedetto Caiola e all’appuntato Vitaliano Mirarci

“Conseguentemente all’arresto di due soggetti che avevano tentato di sottrarsi ad un controllo di polizia, che consentiva, in un breve lasso di tempo, di individuare ulteriori due correi e di sequestrare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti”.

Encomio semplice del comandante interregionale carabinieri “Culqualber” concesso lgt. Vitaliano Costantinopoli, al mar. Ord. Giuseppe Cecere e all’app. Francesco Cardamone

“Evidenziando non comune senso del dovere, elevata professionalità e particolare intuito investigativo, offrivano determinante contributo a complessa attività d’indagine nei confronti di un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione, che consentiva di trarre in arresto in flagranza 4 persone, si concludeva con l’esecuzione di 17 provvedimenti restrittivi”.

Encomio semplice del comandante interregionale carabinieri “culqualber” concesso al lgt. Vitaliano Costantinopoli, al mar. Ord. Giuseppe Cecere, all’app. Sc. Benedetto Caiola, all’app. Francesco Cardamone, all’app. Diego Nicotera, all’app. Vitaliano Mirarchi e al car. Sc. Gianluca Saladino

“Offrivano determinante contributo a complessa attività d’indagine nei confronti di un sodalizio criminale ritenuto responsabile. Tra l’altro, di associazione per delinquere, sequestro di persona, rapina, estorsione e lesioni personali. L’operazione, che consentiva di trarre in arresto in flagranza 2 persone, si concludeva con l’esecuzione di ulteriori 2 provvedimenti restrittivi”.
Encomio semplice del comandante della legione carabinieri “Calabria” concesso al cap. Fabio Vincelli, al lgt. Ettore Gualtieri, al mar. A. S. Ups Roberto Valente, al mar. Ca. Antonio Santo, al mar. Ca. Francesco Saverio Merolla, al mar. Ca. Vincenzo Frangella, al mar. Ca. Salvatore Marrapese, al mar. Ord. Walter Filice, al brig. Calogero Puzzo, al brig. Domenico Conte , al brig. Francesco Viterbo e all’app. Giuseppe Scuticchio

“Fornivano determinante contributo a complessa e prolungata attività d’indagine che si concludeva con la disarticolazione di agguerrito sodalizio criminale di stampo mafioso e l’esecuzione di 27 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco”.

Encomio semplice del comandante della legione carabinieri “Calabria” concesso all’app. Sc. Benedetto Caiola e all’app. Vitaliano Mirarchi

“Con generoso slancio ed esemplare altruismo, non esitavano ad intervenire in soccorso di un uomo che, in stato di alterazione, dopo essersi cosparso con del liquido infiammabile, minacciava di darsi fuoco. Nella circostanza, i militari, nonostante la forte resistenza dell’esagitato, riuscivano a bloccarlo, scongiurando così più gravi conseguenze”.

Encomio semplice del comandante della legione carabinieri “Calabria” concesso al mar. Ca. Salvatore Marrapese e all’app. Giuseppe Scuticchio

“Evidenziando non comune intuito investigativo, elevato spirito di sacrificio e spiccata professionalità, fornivano determinante contributo a complessa e prolungata attività d’indagine che si concludeva con l’esecuzione di 5 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti ad agguerrito sodalizio criminale di stampo mafioso, responsabili, a vario titolo, quali mandanti ed esecutori, di un efferato omicidio”.

Encomio semplice del comandante della legione carabinieri “Calabria” concesso al mar. A. S. Ups Roberto Valente, al mar. Ca. Gaetano Fazio, al mar. Ca. Antonio Alessandro Milano, al brig. Calogero Puzzo, al brig. Domenico Conte e all’app. Sc. Sebastiano Napoli

“Con abnegazione, costanza e professionalità, fornivano determinante contributo ad articolata indagine che portava alla disarticolazione di sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti, porto e detenzione di armi e di materiale esplodente, nonché al danneggiamento e a reati contro la
Persona. L’operazione si concludeva con l’arresto di dodici indagati”.

Encomio semplice del comandante della legione carabinieri “Calabria” concesso al mar. Ca. Salvatore Marrapese, all’app. Sc. Benedetto Caiola e all’app. Sc. Giuseppe Gualtieri

“Fornivano determinante contributo a mirata attività investigativa che consentiva, in poche ore, di individuare e trarre in arresto due soggetti, che, a fini estorsivi, avevano collocato e fatto esplodere un ordigno esplosivo dinanzi ad un esercizio commerciale”.