Lamezia Terme – “Io non voto”. Potrebbe essere questa la chiave di lettura politica che si potrebbe attribuire ad un messaggio postato qualche ora fa su Facebook da Pasqualino Ruberto che, probabilmente “stanco” di essere “vittima” di attacchi e di essere accusato di accordi sottobanco con Tommaso Sonni, che secondo alche “voci” gli avrebbe promesso la presidenza del consiglio comunale in cambio del suo appoggio per essere eletto sindaco, ha deciso di uscire alla scoperto utilizzando il suo profilo personale Facebook. In particolare, Ruberto ribadisce di avere lasciato liberi i suoi elettori di votare secondo coscienza e senza alcun “vincolo”. Ruberto definisce strano “il dibattito politico in città: ognuno dice la sua e si arroga il diritto di dire cosa faccio io e quali accordi ho fatto a destra e a manca”.
“Capisco che può essere anche un modo per sentirsi “grandi” e per fare notizia – commenta – ma non vi sembra un po’ troppo?” E rivolgendosi ai suoi presunti “denigratori” ricorda di “aver detto in maniera chiara e decisa di aver lasciato liberi i miei elettori di votare secondo coscienza e senza alcun “vincolo””. Poi torna a ribadire che “restano intatti i motivi della mia candidatura prima e della equidistanza oggi; sto rispettando le posizioni di chi prima schierato con la mia coalizione oggi sta assumendo posizioni con l’uno o con l’altro candidato. Mi dispiace – conclude nel suo messaggio – per i miei detrattori che vorrebbero una risposta netta e diretta per sentirsi ancora più “grandi”, ma preferisco non farlo perché mi sentirei io troppo “piccolo””.
