Lamezia Terme – Il consigliere comunale e provinciale Francesco Ruberto interviene sulle 18 assunzioni, tramite progetto Garanzia Giovani, che hanno interessato la società aeroportuale di Lamezia, la Sacal. Ruberto, come altri consiglieri comunali, ha chiesto trasparenza sull’iter che ha portato alla selezione dei 18 profili. Il consigliere si scaglia contro il presidente della Sacal, Colosimo, e chiarisce che suo “preciso dovere rispondere ad un’esigenza di trasparenza”. “Ritengo – scrive Ruberto – che le prerogative di un consigliere comunale, peraltro anche provinciale delegato, siano quella di monitorare con attenzione ogni atto, ogni azione e ogni passo dei vari enti sul territorio. Alla logica delle tre scimmiette non ho mai creduto, lascio volentieri quei ruoli ad altre persone. Pertanto, nella duplice veste di consigliere comunale e provinciale, ho semplicemente chiesto chiarimenti sull’iter di un progetto della Sacal che coinvolge quella che é forse la più importante economia presente nella mia città, vale a dire l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Non ho assolutamente capito le velate minacce, peraltro stizzite del dottor Colosimo: la Sacal é un ente a partecipazione mista, pubblica e privata. La trasparenza, pertanto, é semplicemente richiesta per legge e la sua carica, all’interno della Sacal, é prettamente politica, attraverso una nomina diretta: si limiti, quindi, a svolgere al meglio le sue mansioni, senza minacciare di ricorrere sulla magistratura se un consigliere, eletto al contrario di lui in maniera democratica dal popolo, chiede spiegazioni in merito ad un iter di assunzioni. Non è con questo tipo di intimidazioni che potrà pensare di relazionarsi con un esponente di due enti che partecipano della società di cui è presidente. Solo per il tono e l’arroganza usati nel rispondere, si potrebbero chiedere le immediate dimissioni di Colosimo. A Catanzaro magari qualcuno ci resterebbe male, ma a Lamezia, la città sul cui territorio insiste l’aeroporto, in tanti se ne farebbero una ragione. Peraltro lo stesso Colosimo non ha dato riscontro alla più importante delle richieste: da quel che risulta, il centro per l’impiego ha mandato un elenco per ogni profilo e Sacal ha detto quali erano i soggetti da convenzionare. Secondo quali criteri la Sacal ha scelto chi convenzionare? È possibile capire come sia avvenuto tutto l’iter? Questo vogliamo sapere. Mi limito ad aggiungere, poi, come Sacal potrebbe ancor di più sfruttare l’occasione dell’iniziativa Garanzia Giovani, che, proprio grazie ai parametri di Sacal, potrebbe interessare fino a 30 nuovi tirocinanti, non solo 18. Per quanto riguarda, poi, l’attivazione dell’info point, credo che la cosa più semplice sia fornire la documentazione che attesta il possesso di decreto Iat, cosi come recita la legge regionale nr. 8 del 2008. Resto poi stupito dalle repliche di Carolina Caruso e di Gianni Arena. Ma se nel primo caso posso immaginare che i referenti politici catanzaresi abbiano chiamato la cavalleria in difesa di uno dei loro uomini, nel caso di Arena non mi spiego perché risponda lui che, nel cda di Sacal, rappresenta e risponde al Comune di Lamezia e non alla presidenza della società aeroportuale”.