Lamezia: retrocessione Vigor, sbigottito difensore Fabrizio Maglia

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Lamezia Terme – Sono rimasti di stucco Giampiero Pileggi e Gaetano Masi, i due avvocati lametini che difendono Fabrizio Maglia, l’ex direttore sportivo della Vigor Lamezia, finito nella inchiesta della Dda di Catanzaro, nell’ambito di una indagine sul calcio scommesse, in ordine alla sentenza di appello emessa dalla Corte Federale d’Appello che ha retrocesso la Vigor in serie D ed emesso nei confronti del Maglia una sanzione dell’inibizione di anni 4 e mesi 6 e una ammenda di 80.000,00 euro. I suoi legali annunciano che ricorreremo al Collegio di Garanzia del Coni.
Ed in merito alla sentenza di secondo grado L’avvocato Giampiero Pileggi, ha diramato una dichiarazione che pubblichiamo per intero:
“Siamo rimasti sbigottiti dalla sentenza della Corte d’Appello Federale che ha completamente ribaltato la decisione dei giudici di primo grado. Sicuramente una sentenza ingiusta, se si pensa che sia stata decisa sui medesimi elementi che, in precedenza, erano stati ritenuti inesistenti. Sono fermamente convinto, infatti, che dalle carte processuali fosse emersa chiaramente la totale estraneità, dal parte del nostro assistito Fabrizio Maglia, di coinvolgimenti nella vicenda. Aspettiamo con ansia le motivazioni per poter capire quello che in questo momento, per noi legali, é incomprensibile. É paradossale, come dall’esito di questa sentenza, tragga vantaggio la società del Messina, laddove tra una moltitudine di supposizioni e ricostruzioni fantasiose, in ogni caso prive di riscontri probatori, l’unico dato certo emerso sia un’intercettazione telefonica, con scheda maltese, tra Bellini e l’attuale allenatore del Messina, Arturo Di Napoli, nella quale quest’ultimo concordava con il primo espressamente il prezzo di una scommessa. Dopo un primo normale scoramento dovuto all’esito inaspettato del processo di appello, ricorreremo al Collegio di Garanzia del Coni, per far sì che l’innocenza di Fabrizio Maglia venga definitivamente riconosciuta”.
In primo grado il Tribunale federale nazionale aveva assolto il direttore sportivo della Vigor Lamezia, dall’accusa di aver partecipato al tentativo di alterazione delle partite Vigor Lamezia-Paganese e Barletta-Vigor Lamezia. Un giudizio che dai legali fu commentato positivamente.