Lamezia: Ruberto, propone gli “orti urbani” su terreni comunali e provinciali
Lamezia Terme – “L’attività politica e amministrativa della città deve continuare spedita perché il nostro territorio ha bisogno di occasioni di sviluppo. In un contesto sempre drammatico, ma alleviato dalla sentenza sul caso Icom che ha scacciato un incubo, è necessario mettere in campo tutte le iniziative che possono contribuire al rilancio di Lamezia includendo i grandi investimenti e i progetti settoriali”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale Francesco Ruberto, che “proprio in quest’ottica” annuncia di aver “proposto, in linea con il mio programma elettorale delle scorse amministrative, una bozza di regolamento per disciplinare l’affidamento di terreni pubblici incolti ove insediare “orti urbani”. Un’idea – spiega – che intende realizzare una rete produttiva agricola capace di consentire a coloro, singoli o associati, che vorranno spendersi in agricoltura di gestire, previa concessione, appezzamenti pubblici insediando colture biologiche e di nicchia”. Secondo Ruberto “si offrirebbe, in tal modo, la possibilità di una occasione di lavoro, la valorizzazione di aree abbandonate al loro destino e l’evoluzione dell’ imprenditoria agricola lametina verso nuove frontiere con l’obiettivo di allargare i propri orizzonti produttivi”. Inoltre per il consigliere comunale “all’ indomani di una grande vetrina mondiale sull’ alimentazione come Expo 2015 non è utopistico immaginare, anche al centro della Calabria, un percorso agroalimentare che si proietti in una dimensione nuova incentivando e sostenendo coltivazioni di qualità anche non tradizionali, come ad esempio il nuovo processo di coltura della canapa, per il nostro territorio con specifici prodotti che hanno processi di crescita brevi ma con elevata rendita di produzione”.
Il tutto, spiega ancora, “abbinato all’ idea di far partire un’agricoltura biologica a “Km0” immaginata soprattutto per garantire alle mense scolastiche cibo selezionato per i bambini che potranno gustare i frutti della propria terra al riparo da problematiche di salubrità come spesso siamo costretti ad assistere in ambito alimentare”. E Ruberto annuncia che “per Lamezia, in questo progetto, investirà l’amministrazione provinciale di Catanzaro affinché anche i terreni di proprietà della Provincia rientrino in questa rete produttiva locale che può diventare di grande potenzialità economica”. E “con spirito costruttivo”, lavorerà “per l’approvazione di un regolamento che disciplini ogni aspetto normativo, tecnico e procedurale”, per “offrire alla città una occasione di crescita. La politica – conclude – getti le basi per lo sviluppo e i cittadini, in primis i giovani in cerca di occupazione, diano prova di intraprendenza e riscatto sociale”.
Lamezia Terme – “L’attività politica e amministrativa della città deve continuare spedita perché il nostro territorio ha bisogno di occasioni di sviluppo. In un contesto sempre drammatico, ma alleviato dalla sentenza sul caso Icom che ha scacciato un incubo, è necessario mettere in campo tutte le iniziative che possono contribuire al rilancio di Lamezia includendo i grandi investimenti e i progetti settoriali”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale Francesco Ruberto, che “proprio in quest’ottica” annuncia di aver “proposto, in linea con il mio programma elettorale delle scorse amministrative, una bozza di regolamento per disciplinare l’affidamento di terreni pubblici incolti ove insediare “orti urbani”. Un’idea – spiega – che intende realizzare una rete produttiva agricola capace di consentire a coloro, singoli o associati, che vorranno spendersi in agricoltura di gestire, previa concessione, appezzamenti pubblici insediando colture biologiche e di nicchia”. Secondo Ruberto “si offrirebbe, in tal modo, la possibilità di una occasione di lavoro, la valorizzazione di aree abbandonate al loro destino e l’evoluzione dell’ imprenditoria agricola lametina verso nuove frontiere con l’obiettivo di allargare i propri orizzonti produttivi”. Inoltre per il consigliere comunale “all’ indomani di una grande vetrina mondiale sull’ alimentazione come Expo 2015 non è utopistico immaginare, anche al centro della Calabria, un percorso agroalimentare che si proietti in una dimensione nuova incentivando e sostenendo coltivazioni di qualità anche non tradizionali, come ad esempio il nuovo processo di coltura della canapa, per il nostro territorio con specifici prodotti che hanno processi di crescita brevi ma con elevata rendita di produzione”.
