Lamezia: celebrata la festa dell’Immacolata Concezione

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Lamezia Terme – Il Vescovo di Lamezia Terme Mons. Luigi Cantafora, nel giorno della solennità dell’Immacolata Concezione, ha rinnovato questa sera l’affidamento della città a Maria di fronte alla statua in Piazza Ardito con il tradizionale omaggio floreale, alla presenza delle massime autorità religiose, politiche e militari. Un cerimonia alla quale ha presenziato Mons. Rimedio gia vescovo della Diocesi.
Prima della deposizione della deposizione dell’omaggio floreale con la deposizione di una corona ai piedi della Statua della Madonna, Mons Cantafora è ritornato a sottolineare che “il nostro cammino verso Cristo è rallentato da chi offende la dignità di chi,in questa città, è più debole e più sofferente: i malati e le persone anziane, i bambini già nati e coloro che non ancora nati sono già sotto il cuore delle loro madri. I nostri passi sono rallentati anche dalle delusione sofferte da tanti giovani, che ci appaiono come “vuoti di futuro”, perché vittime di scelte politiche festa-immacolata2015-01e sociali, culturali ed etiche sbagliate”. Il vescovo della Diocesi lametino ha rimarcato che “il nostro cammino è appesantito dalla ricerca di facili scorciatoie, dove la giustizia e la legalità vengono eluse e disattese a causa della ricerca smodata di falsi valori”, ed ha invitato  la comunità lametina a guardare a Maria “che ha le braccia allargate, quasi a indicarci un rifugio, un luogo sicuro dove la nostra vita può trovare il suo vero significato, comprensione, accoglienza e futuro”.
Al centro del messaggio del Vescovo Cantafora per la festività mariana, l’Anno Santo della Misericordia, che inizia oggi a Roma con l’apertura della Porta Santa di San Pietro e domenica prossima 13 dicembre nella Diocesi lametina. “Poniamo l’Anno Santo sotto la guida di Maria, che ci precede nella grandezza della sua fede” – è il monito del Vescovo – È ora di vincere la stanca indifferenza che sembra gravare come nebbia, sopra questa città. È ora di festa-immacolata2015-02muoverci senza indugi incontro a Cristo.”
Per Mons. Cantafora, la Vergine Maria, ci dice che “solo l’amore di Dio sazia la nostra vita”. “Quanti vuoti abbiamo dentro di noi. L’egoismo, la paura del “diverso”, le inimicizie, in sostanza la “poca fede” ci scava dentro e trasforma la nostra storia in un inferno, dove la vita viene assorbita dal male e perde la sua luce. I surrogati della gioia a basso prezzo, come il piacere, il possesso di beni materiali, la droga, l’alcool, la dipendenza virtuale, e perfino il preteso dominio su altri – nostri fratelli e sorelle – non fanno altro che allargare questo abisso dentro di noi”, ha aggiunto ancora Cantaforaaffidando la città di Lamezia e il Giubileo alla protezione dell’Immacolata che “ci ricorda che solo l’amore che di chi sa donare e perdonare può saziare il vuoto che abbiamo dentro, solo l’amore gratuito, eterno, fedele di Dio è festa-immacolata2015-03credibile e degno di fiducia”. A deporre la corona davanti alla Statua di Maria sono stati i Vigili del Fuoco del distaccamento di Lamezia. Una cerimonia molto significativa che ha visto in prima line il primo cittadino della città Paolo Mascaro, consegnare l’omaggio floreale, dopo la benedizione da parte del Vescovo, nella mani dei Vigili del Fuoco.
Dietro alla celebrazione dell’8 dicembre c’è una storia antica: la ricorrenza, nella sua forma più antica, risale al 7° secolo, quando le Chiese d’Oriente iniziarono a celebrare la festa della Concezione di Sant’Anna, madre di Maria. La celebrazione giunse, poi, ad Occidente, generando una lunga controversia teologica tra coloro che sostenevano che Maria non avrebbe potuto essere senza peccato se non fosse stata salvata dal peccato originale al momento del suo concepimento; e coloro, tra i quali anche San Tommaso d’Aquino, che seguiva la scia di Anselmo da Canterbury, che sostenevano che Maria non avrebbe potuto festa-immacolata2015-04essere riscattata se non fosse già stata senza peccato originale. Giovani Duns Scoto, grande studioso medievale, sosteneva che Dio, nella sua prescienza, sapendo quale sarebbe stato il destino della Vergine, l’aveva redenta al momento del suo concepimento, piuttosto che nel Battesimo. Maria fu concepita senza peccato originale. Dopo la difensa di Duns Scoto, la festa fu estesa a tutto l’Occidente ad opera di Papa Sisto IV che, nel 1483, minacciò di scomunica coloro che si opponevano alla dottrina dell’Immacolata Concezione. Il 2 febbraio 1849, il pontefice Pio IX, ispirato da Dio e dalla Vergine, rispondendo all’insieme di vescovi e fedeli, inviò ad medesimi una lettera enciclica per domandare il parere di ciascuno riguardo all’Immacolata. La quasi totalità rispose, esprimendo il desiderio vivissimo, proprio e dei popoli, di veder presto proclamato quel dogma. Il dogma della nascita di Maria senza peccato originale fu proclamato solo l’8 dicembre 1854 da Pio IX con la Bolla Ineffabilis Deus.

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