Omicidio Chirumbolo: Alessandro Torcasio indica Vasile come killer

omicidio-chirumboloLamezia Terme – Davanti alla Corte di Assise di Catanzaro è ripreso il processo contro Vincenzo Arcieri (difeso dall’Avvocato Aldo Ferraro), Antonio Voci (con l’Avvocato Leopoldo Marchese), Franco Trovato (con gli Avvocati Staiano e Torchia) e Giancarlo Chirumbolo (difeso dall’Avvocato Francesco Pagliuso) per il filone omicidi dell’operazione Perseo, con il quale si tenta di fare luce sugli omicidi di Pietro Pulice, Nicola Gualtieri, Giuseppe Chirumbolo e Bruno Cittadino.
L’esame del collaboratore di giustizia Luca Piraina, previsto per questa udienza, è saltato per motivi di salute, ma il pubblico ministero ha rinunciato a sentirlo visto che il difensore di Voci (nei cui confronti il collaboratore doveva essere sentito) ha prestato il consenso ad acquisire le precedenti dichiarazioni da lui rese. Sono state inoltre acquisite le dichiarazioni rese dai fratelli Catroppa sempre nei confronti di Voci, con rinuncia al suo esame. È stato poi il turno di Maurizio Molinaro, che collegato in videoconferenza dal carcere di Terni si è avvalso della facoltà di non rispondere, e di Alessandro Torcasio, il cui esame ha occupato il resto dell’udienza. “Sono stato incaricato da Giuseppe Giampà di accompagnare Francesco Vasile ad uccidere Giuseppe Chirumbolo, con il compito di dargli copertura”. Il “cavallo”, pur non collaborando con la giustizia e rifiutando di rendere dichiarazioni sulla responsabilità di altri, ha ammesso le sue responsabilità, facendo emergere una circostanza che contrasta apertamente con quelle rese da Giuseppe Giampà e da Francesco Vasile: “mentre siamo usciti da un magazzino per andare a colpire Chirumbolo, io ho inciampato con una macchina parcheggiata e Vasile è passato avanti scaricando l’intero caricatore sulla vittima”. Non è stato quindi il “cavallo”, secondo la sua confessione, a sparare materialmente contro Chirumbolo, ma è stato Vasile, a differenza di quanto riferito dagli altri due collaboratori di giustizia. Ed è una contraddizione molto evidente, soprattutto considerando che Alessandro Torcasio, che si è accusato di avere partecipato (anche) a questo omicidio, non avrebbe alcun interesse ad attribuirsi un ruolo (quello di fiancheggiatore) piuttosto che un altro (quello di killer), visto che in ogni caso sarebbe identica la pena trattandosi sempre di concorso in omicidio. L’udienza è stata quindi rinviata al 10 maggio per l’esame dell’imputato Giancarlo Chirumbolo , che ne aveva fatto richiesta, e dei primi testimoni della difesa di Franco Trovato e Chirumbolo.