Lamezia: “Turpe lucrum”, riesame rigetta istanza Caruso

sequestro-caruso1Lamezia Terme – Giuliano Caruso, l’imprenditore lametino, indagato per usura nell’ambito dell’operazione “Turpe Lucrum”, condotta dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme sotto l’egida della Procura della Repubblica, resta ancora senza beni. Infatti, il Tribunale del riesame, davanti al quale l’imprenditore aveva presentato un ricorso, avverso il sequestro di beni disposto nei suoi confronti dal Tribunale lametino, ha rigettato la domanda difensiva presentata dal suo leale di fiducia, riservandosi il deposito delle motivazioni. Allo stato, quindi, appare confermato l’impianto investigativo formulato dagli inquirenti.
Nei primi giorni del mese di marzo, il Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Lamezia Terme aveva apposto i sigilli ai beni intestati o comunque riconducibili all’imprenditore Caruso Giuliano, ammontanti ad un valore complessivo di 12 milioni di euro, che gli investigatori hanno ritenuto del tutto sproporzionato rispetto ai redditi derivanti dalle attività lavorative dichiarati nel corso del tempo dal medesimo imprenditore.