Operazione Nettuno: dissequestrati beni fratelli di Pietro Iannazzo

nettuno-quadro2Lamezia Terme – Non sono riconducibili a Pietro Iannazzo, indagato nell’ambito dell’operazione Andromeda, i beni che la Dda di Catanzaro, aveva sottoposto a sequestro. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Catanzaro che accogliendo le richieste presentate dagli avvocati Francesco Gambardella, Lucio Canzoniere e Renzo Andricciola ha disposto la rimozione dei sigilli giudiziari che erano stati opposti il 23 marzo scorso, nell’ambito della cosiddetta operazione “Nettuno”, ad un immobile di due piani ubicato in Via Mazzini di Lamezia, di proprietà di Vincenzo Iannazzo(assistito dagli avvocati Canzoniere e Gambardella), e ad un appartamento ubicato nel comune di Thiene, in provincia di Vicenza, di proprietà di Valentina Iannazzo(assistita dagli avvocato Canzonieri e Andricciola) e che secondo il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro erano invece riconducili a Pietro Iananzzo.