Lamezia: Muraca, implementare distretto ambientale provinciale

muraca-luigi-14Lamezia Terme – “L’implementazione del Distretto Ambientale provinciale nell’area produttiva Papa Benedetto XVI, non può essere trascurata, in altri termini deve essere rivisitato il comparto ambientale dell’Area Industriale”. E’ un dei passaggi di una lunga e articolata lettera che il consigliere comunale di Lamezia Terme , Luigi Muraca (Capogruppo di Lamezia Unita), ha inviato all’assessore regionale Carmela Barbalace e con la quale la sollecita ad arricchire il sistema infrastrutturale delle aree industriali calabresi: Ecco il testo integrale della lettera: “Preg.mo Assessore, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato in Calabria e con il
Presidente della Regione Mario Oliverio ha firmato il Patto per la Calabria. Sarei stato più contento se non ci fossero stati tagli ai finanziamenti previsti per la Salerno – Reggio Calabria e per la SS 106 ma sono soddisfatto per i 120 milioni di Euro destinati all’infrastrutturazione delle aree industriali calabresi con il
potenziamento delle strutture ferroviarie e stradali.
In considerazione del predetto investimento relativo alle aree industriali, come intenderà procedere la Regione Calabria dal punto di vista istituzionale ? Darà vita al CORAP ( Consorzio Regionale delle Attività Produttive ), come previsto dalla famigerata e Legge Regionale n.24/2013 o continuerà a tenere commissariate tutte le ASI calabresi?
Peraltro, i Commissari, che sono dirigenti regionali, si occupano ormai da annidei Consorzi Industriali in termini dopolavoristici, come se si trattasse di inutili orpelli territoriali e non, invece, di enti strategici per lo sviluppo della Calabria, mentre nelle ASI ci sarebbe bisogno di amministratori a tempo pieno che portino alla Regione Calabria un risultato apprezzabile.
La gestione dei 120 milioni di Euro richiede attenzione, competenza, probità, non può essere ulteriormente accettato un disimpegno della Regione sulle aree industriali.
Il Consorzio Industriale di Lamezia Terme, brillantemente guidato dal Direttore Generale Fabrizio D’Agostino e dai suoi capacissimi collaboratori, ha già prontamente messo in campo e fatto inserire nel Patto i progetti che, durante il periodo in cui ho presieduto l’ASICAT, avevamo pensato ed elaborato, insieme a tutti i dipendenti, in un faticoso ed entusiasmante lavoro di gruppo (poi stranamente definanziati dal Piano Regionale delle Infrastrutture Produttive ).
Pertanto, è prevista la realizzazione di due nuove infrastrutture stradali, mediante le quali verranno realizzati due nuovi accessi nell’Area Industriale di Lamezia Terme, di cui uno nella zona nord (LT/INF-01), con relativa rotatoria di connessione con la SS18 (LT/INF-08) ed uno nella zona sud (LT/INF-02) con relativa rotatoria di connessione con la SS18. Le due nuove arterie stradali consentiranno di decongestionare il traffico in entrata ed in uscita rispetto all’unico ingresso oggi esistente nell’Area Industriale, in considerazione anche della previsione del Nuovo Svincolo Autostradale compreso tra quelli attuali di Lamezia Terme e Pizzo Calabro e della ipotizzata realizzazione del Porto Turistico, di grande rilevanza strategica nell’ottica dello sviluppo dell’intera area industriale; le strade di nuova realizzazione, distano pochi chilometri dall’aeroporto internazionale e dalla stazione ferroviaria di Lamezia Terme. L’obiettivo complessivo principale degli interventi in Progetto è dunque quello di arricchire il sistema infrastrutturale dell’Area Industriale mediante la creazione di nuove opere ed il miglioramento di quelle esistenti, soprattutto ove ricorrano sentiti bisogni e ci sia una esplicita domanda delle imprese, tutto in un’ottica di sostenere l’apertura al sistema produttivo regionale mediante l’attrazione di investimenti dall’esterno e il miglioramento delle capacità di esportazione delle imprese regionali.
Infine, non può essere trascurata l’implementazione del Distretto Ambientale provinciale nell’area produttiva Papa Benedetto XVI, in altri termini deve essere rivisitato il comparto ambientale dell’Area Industriale. Egregio Assessore, non voglio polemizzare ma dopo 3 anni il CORAP dovrebbe partire per gestire questa fase delicata della vita delle aree industriali, diversamente, con la maggioranza ampia di cui gode il Presidente Oliverio, sarebbe decoroso andare in Consiglio Regionale e rimodulare la Legge n.24/2013. Nella nostra Costituzione non è previsto l’istituto delle Leggi in soffitta, o si applicano, o si modificano o si abrogano”.