Lamezia Terme – “Ho provato un grande dispiacere alla notizia della morte di Gianfranco Calidonna. Il mio pensiero va alla moglie ed ai suoi amatissimi figli a cui rimarco la mia vicinanza, a tutti suoi familiari ed ai tanti amici che in questo triste giorno stanno soffrendo tantissimo per la perdita di una persona così importante. La morte di Gianfranco ha lasciato tutti sgomenti ed è difficile da credere che se ne sia andata una persona così buona e perbene nel pieno della vita. Con Gianfranco un anno fa abbiamo concorso insieme a formare la lista di NCD, concretizzando un buon successo elettorale con la mia rielezione a Consigliere Comunale della città di Lamezia affianco al Sindaco Mascaro. Da li è partito il nostro percorso, prima di collaborazione politica, poi di stima ed infine di amicizia, costruendo un rapporto fondato sulla lealtà, la fiducia e la reciproca sincerità, andando, così, ben aldilà della mera appartenenza politico- partitica che invero, spesso volte, si è dimostra essere fatta per taluni solo di vacuo opportunismo”. Lo esprime per iscritto, il Capogruppo NCD Lamezia Terme, Armando Chirumbolo, il quale scrive “queste poche righe con il cuore pieno di tristezza, anche a nome di tutti i gruppi consiliari di maggioranza, Mascaro Sindaco, Forza Italia, Udc, Cac, Lamezia Unita – Ncd, Mtl, Lamezia e Libertà ( Patto per Lamezia) – ed anche di minoranza Pd, Sel, Citta Reattiva, Casapound e Labor, e personalmente di tutti i Consiglieri Comunali che ne fanno parte, per esprimere tutti insieme un sentito e forte cordoglio alla famiglia del Commissario cittadino dell’NCD, e , soprattutto, all’amico Gianfranco Calidonna, al quale va un infinito ringraziamento per i profondi valori umani e politici di cui era portatore e che è stato capace di donarci e trasmetterci e per averci insegnato il rispetto di alcune regole ormai smarrite da tempo”. Chirumbolo dal canto suo sottolinea che “ con la scomparsa di Gianfranco ho perso un grande e vero amico che saluto fraternamente con una frase con cui Don Luigi Sturzo presentava il suo decalogo del buon Politico: C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”. Ciao Gianfranco, mi mancheranno le nostre lunghe chiacchierate”.