Lamezia Terme – Le società sportive lametine chiedono, a gran voce, la riapertura del Palasparti, e cercano di determinare insieme anche ai cittadini il percorso da seguire per fronteggiare il problema. Istanze illustrate ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa, dove, appunto, sono stati espressi diversi pensieri da parte di quanti hanno partecipato all’incontro con il mondo dell’informazione.
“I successi ottenuti in questi mesi dalle società sportive lametine, serie A di calcio femminile con la Royal Team, serie A2 di Pallavolo con la Top Volley e serie B di Basket con il Basketball Lamezia, sono motivo di orgoglio e vanto per l’intera comunità, perché rappresentano finalmente una grande occasione di riscatto da cui ripartire e una importante vetrina nazionale per rilanciare l’identità positiva della Città”, spiega Nicola Mastroianni, ex consigliere comunale. “Non ci interessa rappresentare altre città: o si giocherà al Palasparti, o nessuno di noi avrà interessa ad iscrivere la squadra a certi livelli. Siamo stati danneggiati da questa situazione, non ci interessa trovare colpevoli ma una soluzione come avvenuto in questi 6 mesi”.
Oltre a ciò “rivolgo l’invito agli uffici comunali ed alla terna commissariale a non perdere l’opportunità di partecipare al bando regionale di imminente pubblicazione, che è stato annunciato qualche giorno addietro dal Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e che sarà finalizzato specificatamente agli interventi di edilizia sportiva e nella fattispecie al recupero, alla messa a norma e in sicurezza degli impianti sportivi compresi quelli lametini”.
Dunque, si spera che, a distanza di mesi dall’ordinanza comunale che disponeva la chiusura degli impianti sportivi, gli uffici comunali preposti, e la terna commissariale, si adoperino da subito e con tempestività nell’adottare tutti i provvedimenti necessari per la regolarizzazione burocratica e la messa in sicurezza delle strutture.
Anche Massimiliano Serrao, presidente del Basketball Lamezia, esprime il proprio rammarico, e sottolinea che “dopo il comunicato della Top Volley è stato pensiero comune quello di percorrere una via drastica come la mancata iscrizione. Abbiamo riscontrato qualche passo in avanti, come una prima visita dei vigili del fuoco dopo 6 mesi di silenzio e del tecnico esterno incaricato 2 anni fa dall’amministrazione comunale di redigere le documentazioni tecniche, ma vogliamo avere tempi chiari dei lavori di riapertura dell’impianto”. Tra l’altro, viene spiegato che, nello specifico, sui 50.000 euro previsti in bilancio dal Comune, 25.000 euro sarebbero solo per i 10 condizionatori richiesti dall’Asp.“Attenderemo fino a venerdì, poi ricorreremo come altri a forme di protesta civile provocando disagi in città. Il tempo stringe”. Annunciano quindi forme di protesta più eclatanti.
Presente anche il presidente della Top Volley, Tommaso Perri, “Le uniche possibilità che le squadre lametine possano giocare in questo impianto è che subito si stabiliscano i lavori, che siano sotto i 40.000 euro per essere affidati in modo diretto, altrimenti non c’è altra via per noi di non cominciare la stagione, visto che scendere in campo a Vibo o Corigliano per tutto il campionato non è nostra intenzione, ma sarebbe un opzione solo da mettere sulla carta sull’atto di iscrizione che dovrà avvenire entro il 3 luglio”.
Per Nicola Mazzocca, presidente della Royal Team Lamezia, “più che a noi, la terna commissariale deve dare rassicurazioni alla città di Lamezia Terme”, mentre Bruno Bertucci, dg del Basketball Lamezia, mette in risalto invece come sia“bastato un giorno di occupazione delle scuole di danza, mamme e bambini, per riuscire a trovare una proroga di un mese per l’agibilità temporanea del Teatro Grandinetti. A noi queste opportunità son state negate, serve un esame di coscienza dentro e fuori il Comune, ma anche il Coni Calabria si deve interrogare sul totale disinteresse anche dopo la denuncia riportata sulla Gazzetta dello Sport”.
Francesco Stranges, presidente della Raffaele Lamezia, riepiloga alcuni dei lavori necessari valutati dalla visita dei vigili del fuoco, “La certificazione necessaria dovrà essere quella dei vigili del fuoco, la quale non potrà arrivare entro i termini di iscrizione dei vari campionati, quindi siamo anche coscienti di dover sacrificarci e giocare qualche partita altrove, o a porte chiuse, ma solo con la certezza di ritornare al più presto ad avere il Palasparti aperto al pubblico entro un termine perentorio”.
Paola Gallo