Operazione “Quinta Bolgia”, Galati rimesso in liberta’ dal riesame

Lamezia Terme – L’ex parlamentare Giuseppe Galati tratto in arresto il 12 novembre scorso dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, su richiesta della locale Dda, nell’ambito dell’operazione “Quinta Bolgia”, che ha portato all’esecuzione di 24 provvedimenti restrittivi a carico di persone ritenute legate, a vario titolo, alla ‘ndrangheta, e’ stato rimesso in liberta’. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Catanzaro che ha revocato gli arresti domiciliari ai quali era stato sottoposto. La decisione del Giudice Valea è stata pronunciata al termine dell’udienza camerale previa riqualificazione del presunto reato di abuso di uffico nella formata tentata. Il 19 novembre scorso era comparso
davanti al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma per essere sottoposto al rito dell’interrogatorio di garanzia. In quella circostanza Galati, assistito dagli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Cerra, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato, contestando però ogni addebito e negando categoricamente ogni rapporto con soggetti vicini alla criminalità organizzata. A distanza di quindici giorni dal suo arresto sono stati revocati i domiciliari.

Galati, 57 anni, e’ stato negli ultimi anni uno dei protagonisti di maggior rilievo della politica calabrese nell’ambito del centro destra. Proveniente dalla Democrazia Cristiana, aderi’ nel 1994 al Ccd e fu eletto deputato una prima volta nel 1996. Rieletto nel maggio del 2001, ebbe l’incarico di sottosegretario nel secondo e nel terzo governo Berlusconi, mantenendo il mandato parlamentare fino alla passata legislatura durante la quale era approdato al movimento Ala di Denis Verdini dopo aver lasciato Forza Italia, partito al quale aveva precedentemente aderito. Nelle elezioni del 4 marzo scorso aveva tentato senza successo la rielezione, candidandosi con la lista “Noi con l’Italia” nel collegio di Avellino.

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