Dall’assemblea pubblica organizzata ieri sera dalla consigliera regionale Amalia Bruni, nasce il Comitato “la sanità che vogliamo”

Lamezia Terme – – Nasce il Comitato “la sanità che vogliamo”. Dall’assemblea organizzata ieri sera dalla consigliera regionale Amalia Bruni e dal gruppo consiliare Pd, nel Chiostro San Domenico, arriva unanime l’indignazione dei cittadini di Lamezia Terme e del suo comprensorio: le conseguenze della riorganizzazione della Rete ospedaliera decisa dal presidente e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, con il DCA n. 69 ricadranno sulla qualità e l’accesso ai servizi sanitari, e quindi colpiranno negativamente la sanità pubblica, non solo nell’area centrale della Calabria.
“Abbiamo parlato in tanti. Anche i silenzi. Nessuna primogenitura, nessuna bandierina, mi ha mosso il ruolo istituzionale e la storia vissuta nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme”, sottolinea la consigliera Bruni che è anche vice presidente della commissione consiliare sanità.
Una importante partecipazione che ha registrato la presenza di moltissimi cittadini, oltre che amministratori, rappresentanti sindacali ed esponenti di associazioni. La “necessità di passare dalle parole ai fatti”, come ha affermato Bruni, ha portato alla costituzione del Comitato di cittadini e associazioni, aperto al contributo di quanti vorranno partecipare, per agire concretamente nell’affrontare le criticità e in difesa del presidio di Lamezia e della sanità pubblica in generale.
Bruni si è fatta carico di “raccogliere le istanze della comunità e di assumere un ruolo di referente ufficiale per portare avanti le questioni con il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, generale Battistini. Chiederemo l’organizzazione di incontro con lui ma ci presenteremo come delegazione di cittadini uniti nel discutere i problemi emersi, considerando questo come il primo passo nell’affrontare le problematiche organizzative dell’ospedale. Battisti non ha un ruolo decisionale diretto, ma è responsabile dell’attuazione delle decisioni politiche, evidenziando così la necessità di un coinvolgimento politico nell’affrontare le sfide dell’organizzazione ospedaliera”.
“Nel prossimo Consiglio regionale fissato per il 27, in cui verrà affrontato il tema critico della rete ospedaliera mi farò portavoce di queste istanze – ha detto ancora Bruni – annunciando anche la creazione di questo gruppo di lavoro in collaborazione con associazioni e organizzazioni civiche per mantenere una presenza costante e attiva nell’affrontare le sfide sanitarie”.
La vicepresidente della Commissione Sanità ha ribadito l’importanza della trasparenza e della partecipazione democratica nel processo decisionale, criticando proprio la gestione dei lavori della commissione in questione, e denunciando “la mancanza di spazio per il dibattito e la partecipazione, le decisioni sembrano essere prese senza possibilità di contributo o modifica”. Bruni esprime preoccupazione per “un’eccessiva concentrazione di potere e la mancanza di rispetto per i principi democratici” e ribadisce la determinazione nel “non tollerare un tale atteggiamento e nell’affermare il diritto alla partecipazione e alla rappresentanza delle diverse opinioni all’interno del processo decisionale”.
Tra i contributi di ieri sera, richiamati anche dalla consigliera Bruni nelle conclusioni, spicca quello toccante ed esplicativo del presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica Calabria, presieduta da Michele Rotella. Nel 2014 è stato aperto un Centro di Cura Regionale a Lamezia Terme, che ha garantito ai pazienti calabresi di essere curati senza affrontare viaggi dispendiosi, sia dal punto di vista umano che economico: tutti sforzi che la riorganizzazione della rete ospedaliera rischia di cancellare a discapito dei pazienti e dei loro familiari che ripiomberebbero nel dramma di viaggi e cure difficili da affrontare, soprattutto perché non tutti possono permettersi di affrontare queste spese. Proprio a Michele Rotella è stato chiesto di affiancare la vicepresidente della Commissione Sanità Bruni nel coordinamento del Comitato.
A portare il proprio contributo al confronto, diretto dalla giornalista Maria Scaramuzzino, anche Domenico Giampà, Sindaco di San Pietro a Maida; Fiore Isabella, responsabile del “Tribunale del Malato”; Francesco Masotti, Segretario regionale CGIL Medici; Francesca Suriano, Vicesegretario aziendale ANAAO; Rosario Piccioni Consigliere comunale di Lamezia Terme.