Lamezia: Piccioni a Grandinetti, “e’ lui l’eterno resuscitato”

Rosario Piccioni

Rosario Piccioni

Lamezia Terme – Dopo il comunicato stampa di Francesco Grandinetti, arriva la replica di Rosario Piccioni che pubblichiamo integralmente. “La figura politica di Francesco Grandinetti è plasticamente rappresentata dal manifesto con cui promuove il suo incontro di sabato prossimo: un grandissimo punto interrogativo!!! Sono in tanti, e non solo lui stesso, a domandarsi chi è, sottolineo politicamente, Francesco Grandinetti. Un personaggio in cerca di autore del grande palcoscenico della politica lametina che negli ultimi 10 anni non ha fatto altro che guardarsi a destra, a sinistra e al centro in cerca di un qualsiasi approdo politico. Le ultime dichiarazioni sono un clamoroso autogol perché riflettono quelle logiche di vecchia politica incarnate perfettamente da Grandinetti: la politica dei due forni, degli accordi sottobanco, il meccanismo mercantile del do ut des applicato alla vita politica e amministrativa. Come interpretare altrimenti le dichiarazioni di Grandinetti su quello che lui definisce il nostro “mancato riconoscimento” a lui e a Mario Benincasa per il loro voto favorevole sul bilancio 2013? Io ho sempre riconosciuto il gesto di responsabilità da parte di Francesco Grandinetti, Mario Benincasa e Teresa Benincasa attenendomi a ciò che essi hanno sempre dichiarato, cioè di averlo fatto nell’esclusivo interesse della città. A quanto pare dalle ultime dichiarazioni di Grandinetti, non è stato così. Altro che interesse della città! Con la sua scelta, Grandinetti voleva riabilitarsi politicamente dopo la sonora sconfitta delle elezioni politiche del 2013 quando l’allora “uomo di Fini” in Calabria, dopo la dèbacle, per diverse settimane non si è fatto vedere in consiglio comunale e sembrava voler archiviare definitivamente la sua esperienza in politica. Se c’è un “eterno resuscitato” sulla scena politica non sono certo io, ma lui che, rinunciando a partecipare alle primarie a pochi giorni dalla prima data fissata per il loro svolgimento, ha dato prova ancora una volta che il lupo perde il pelo ma non il vizio e che le capriole e i contorsionismi della vecchia politica rappresentano un marchio di fabbrica”. “A Grandinetti voglio ricordare che io, a differenza sua, non ho mai partecipato al tavolo delle primarie, né ho mai presentato le firme per partecipare alla competizione e insieme al movimento “Lamezia Insieme” abbiamo scelto di non prender parte a quelle che pensavamo si sarebbero trasformate in una gigantesca commedia da prima repubblica, come nei fatti è stato e come le ultime vicende politiche ci hanno dato conferma. La saggezza ci suggerisce che non è male cambiare idea nella vita, ma la politica ha i suoi modi e i suoi tempi. Per questo noi non abbiamo mai attaccato personalmente Grandinetti, né abbiamo contestato il suo avvicinamento al centrosinistra: abbiamo ritenuto inammissibile però che lui e altre persone che fino a 5 anni fa sostenevano Scopelliti e la D’Ippolito avessero l’ambizione di candidarsi alla guida della coalizione del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative. Se Grandinetti si fosse limitato a dare il suo contributo puro e libero alla coalizione, non avremmo avuto nessun problema”. “Francesco Grandinetti si ricorda di me solo oggi, quando è a corto di argomenti e sotto sotto teme che questa volta non ci sarà l’ennesimo colpo di fortuna e potrebbe ripetersi la debacle delle ultime elezioni politiche. Farebbe bene Grandinetti, se veramente ha a cuore il bene della città, a formulare proposte concrete per il futuro di Lamezia che non siano i soliti fuochi di artificio a cui ci ha abituati in questi anni, i parchi divertimento megagalattici e quello spirito di revanche Lamezia vs Catanzaro che ormai non affascina più nessuno. Mi auguro che sabato prossimo Francesco Grandinetti parlerà di futuro e di progetti per Lamezia Terme nel suo incontro al Teatro Umberto. Perché è su questo, non sulle polemiche, che i cittadini lametini ci daranno o meno il consenso alle prossime elezioni amministrative”. “Che lo voglia o no, Lamezia non è quella raccontata da Francesco Grandinetti. Lamezia è quella città che in questi anni ha riscattato in tutta Italia la propria dignità riguadagnando credibilità e interesse grazie alla buona amministrazione guidata da Gianni Speranza; che ha dato spazio ai nostri giovani talenti rendendoli protagonisti della vita culturale della città; che ha inaugurato un bellissimo lungomare dopo anni di annunci e di promesse mancate; che ha acquisito al patrimonio comunale il Bastione di Malta e il Teatro Comunale Grandinetti. Io concludo i miei 5 anni di assessore mettendo la firma su questi e su tanti altri obiettivi realizzati. Al di là delle manifestazioni e dei consiglio comunali spettacolo, penso che Francesco Grandinetti non possa dire altrettanto”.