Musei: Sgarbi, nomine direttori? Errore grave Franceschini

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Roma – “Altro che svolta, quello di Franceschini e’ un errore grave: non si umiliano cosi’ i funzionari delle sovrintendenze”. Al critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi, interpellato dall’AGI, non piace affatto il metodo che ha portato alla nomina dei nuovi direttori dei 20 grandi musei italiani. “E’ solo un’operazione di immagine – attacca Sgarbi -, si e’ voluto aprire agli stranieri e guarda caso sette direttori su 20 sono stranieri, come pure e’ sospetto che 10 siano uomini e 10 donne… Ma nomine di questo tipo e di questa importanza un ministro dei Beni culturali le fa in prima persona, assumendosene la responsabilita’, non le affida a quattro commissari e al presidente della Biennale di Venezia”.

“Nessuno mette in discussione la competenza dei prescelti – ammette il critico – ma non e’ che gli stranieri abbiano per forza competenze maggiori dei nostri. Non slo: ci sono conferme, e sostituzioni, ma decise su quali basi? La verita’ e che e’ i sovrintendenti dovrebbero ribellarsi a un metodo profondamente ingiusto e sbagliato”.
Per Sgarbi, “per scegliere direttori veramente bravi e meritevoli non c’era bisogno di una procedura cosi’ lunga e complicata, ad un ministro dovrebbe bastare leggersi i curricula, tenere presente anche fattori come l’anzianita’ di servizio. Non e’ un passo avanti, ma indietro, una mortificazione che poteva e doveva essere evitata”.