Pd: Calabria, componente Dems chiede fase costituente

Catanzaro – “L’abbiamo detto nei mesi e nei giorni scorsi, lo ribadiamo oggi con piu’ forza: abbiamo bisogno di aprire subito una fase costituente che possa riconnettere il Pd con la societa’ calabrese”. Lo afferma Giuseppe Terranova, responsabile regionale della componente “Dems” del Pd e membro della Commissione regionale per il congresso. “Non piu’ annunci o frasi ad effetto, ma – prosegue Terranova – e’ necessario mettere in campo un’iniziativa politica di forte rottura con il passato che dia consapevolezza della disfatta conseguita alle elezioni del 4 marzo e nei turni elettorali precedenti. Che in Calabria ha una sua particolarita’: sono quattro anni di turni elettorali amministrativi, a cominciare dalle citta’ capoluogo di provincia, che sistematicamente il nostro partito li ha persi tutti, per non parlare dell’esisto del referendum sulla riforma costituzionale. Un solco profondo si e’ aperto con la societa’ calabrese nel momento di massima responsabilita’ di governo regionale e, fino a qualche mese fa, nazionale. Una linea chiara e precisa che – prosegue il responsabile regionale “Dems” – e’ stata ribadita per l’ennesima volta oggi a Lamezia Terme nel corso dell’incontro della Commissione regionale per il Congresso. Lo riaffermiamo senza mezzi termini: non siamo interessati a partecipare alla spartizione del misero dato elettorale delle ultime politiche (in Calabria un misero 13%), bensi’ vogliamo avviare un percorso di confronto con il corpo vivo della societa’ calabrese su temi che animano il vivere sociale dei nostri concittadini. Se occorre, assumendo fino in fondo la responsabilita’ di scelte che hanno determinato tale contesto. Vogliamo tentare di invertire una tendenza attraverso atti di rottura con il passato per evitare che le elezioni europee prima e quelle regionali poi sanciscano la scomparsa del Pd dal panorama politico calabrese. Non siamo disponibili al tram tram quotidiano che ci porta dritto ad ulteriori sconfitte”. Terranova aggiunge: “Ribadiamo ancora una volta che non siamo minimamente interessati a renderci protagonisti e responsabili di conte interne o primarie che siano farse con pacchi preconfezionati. E tanto meno a partecipare a riunioni di organismi che sono stati sciolti nel momento in cui e’ decaduto il segretario regionale ed e’ stata nominata una Commissione per il congresso. Sarebbe veramente ridicolo – conclude il responsabile regionale “Dems” del Pd – pensare a riunioni della Direzione regionale – che in 4 anni e’ stata convocato si’ e no due volte – e ora viene resuscitata per svolgere un rito che rischia di accompagnarci verso l’eutanasia politica. Se non ci si rende conto di tutto questo, vuol dire che il destino del Pd in Calabria e’ gia’ segnato. Vogliamo e faremo ben altro stando dalla parte dei cittadini e della Calabria che vuole guardare avanti”.