Libri: “Cane Crudo” di Antonino Fontana a Reggio, Bova e Rizziconi

Libri_Cane-CrudoReggio Calabria – Tre tappe in Calabria – nei giorni 18, 19 e 20 dicembre – per le le prime presentazioni del romanzo “Cane Crudo” di Antonino Fontana, autore calabrese. Appuntamenti a Reggio Calabria, Bova e Rizziconi. Nel capoluogo reggino venerdi’ 18 alle ore 16 presso la Sala della Biblioteca del Palazzo della Provincia, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Patrizia Nardi, della prof.ssa Francesca Neri, critico letterario, e dello scultore Nuccio Cannizzaro. Sabato 19, sempre alle ore 16, il volume viene presentato a Bova, presso il Museo di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte, alla presenza del sindaco Santo Saverio Casile, del prof. Amilcare Mollica, presidente dell’Associazione Pro-Fondazione “Edoardo Mollica”, e del prof. Giuseppe Bombino, presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. La citta’ di Bova, uno dei luoghi del romanzo, e’ la capitale dei greci di Calabria, e quindi non a caso il sindaco introdurra’ la conferenza di presentazione in lingua greco-calabra, anche in virtu’ dei progetti universitari che stanno prendendo forma nella citta’ calabrese che vede un corso specifico di laurea in questa lingua antica. Infine domenica 20, alle ore 16 il libro sara’ presentato a Rizziconi, nella sala Consiliare di Palazzo San Teodoro, dove con l’assessore alla Cultura, Alessandro Giovinazzo, ci saranno il sindaco Giuseppe di Giorgio e la scrittrice e giornalista Caterina Sorbara. In tutti e tre gli appuntamenti l’autore sara’ presente. In “Cane Crudo” ecco il vecchio e il giovane, il passato e il presente, l’arte e la cultura, la filosofia e la storia, la letteratura, il cinema, la musica. Le iperboli gastronomiche che raccontano la grande astrazione e il realismo del cibo, l’alchimia combinatoria di una Last Supper che e’ un percorso puro, mistico, matematico, che fonde nello stesso piatto il principe degli apostoli e il perimetro di Giuda. E poi spiccano i luoghi: la Calabria, Milano, ovvero i due poli opposti, il Nord e il Sud. Realta’ e culture che si affrontano in un duello pungente e risoluto tra storia e finzione, descritti dall’autore con una padronanza e una cultura di fatti e luoghi ben rara a trovarsi. Nei molti pensieri che paralizzano uno dei personaggi principali, Paolo (Benito) Marciano’, l’appartenenza alla realta’ e il dissociarsi dal mondo reale, il dolore del vivere e il dubbio di essere in vita, sono tracciati da un sottilissimo filo che conduce con profonda intensita’ all’eterna domanda di come sia possibile che “il prezzo di tanta bellezza sia la morte”, o del come si possa rispondere “alle stagioni, allo scroscio dell’acqua sulle tegole, al fischio di un vento sudato…”. L’autore conduce il lettore in mondi paralleli fra finzione e storia, e passa indifferentemente dai fatti accaduti alla poesia piu’ pura mentre racconta con ammaliante intensita’ il luogo da cui tutta la storia racchiusa in “Cane Crudo” ha origine, Bova, l’ultima roccaforte ellenofona d’Italia: “I Cho’ra, lu pai’si”. In quel Mediterraneo sospeso fra il mito e la poverta’, “ai piedi dell’Aspromonte a ottocentoventimetri sul livello del mare, il solito paese calabrese avvolto dalla rassegnazione, un borgo suggestivo con pochi portoni dal blasone intricato, descritto chiuso e senza troppe speranze…E dopo millenni di storia, i gatti sono ancora nervosi, il vento galoppa sempre sulle tegole e il sole cade dietro l’alba, e niente e’ riuscito a fargli cambiare quell’aspetto di miseria…”. Ma dalla magia delle “terrazze aspromontane, disegnate dal tempo, calpestate dai saraceni e prima ancora dai latini, dai greci, dove la fortuna si poso’ stanca e distratta”, il romanzo regala al lettore intense pagine di storia antica e contemporanea, intreccia la lingua nazionale ai dialetti calabrese e milanese e li mescola con l’inglese di John, un artista italo-americano che si ritrova suo malgrado coinvolto nella storia dei “Blacks Dogs”, il quartetto che scimmiotta i Beatles e ne condivide misteri e accadimenti. L’autore si concentra sui fatti salienti dell’Italia che dal boom economico passa agli anni del terrorismo, delle mafie, delle collusioni. Racconta dell’Irpiniagate, di Tangentopoli, della strage di Capaci e di quel Berlusconi disposto a scendere in politica…