Investe l’amante del marito ferendola gravemente, arrestata

arresto-muzzupapaReggio Calabria – Avrebbe tentato di uccidere l’amante del marito, investendola con l’auto e ferendola gravemente. Con questa accusa, stamane, i Carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc), coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori e delle Compagnie di Gioia Tauro (Rc) e Palmi (Rc), hanno arrestato una donna ritenuta responsabile di tentato omicidio pluriaggravato. Si tratta di Concetta Muzzupapa, 44 anni, casalinga di Rizziconi (Rc). A carico dell’arrestata risultano precedenti di polizia per associazione di tipo mafioso, violazioni in materia di armi, violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia delle cose sottoposte a sequestro, tentata truffa, ricettazione, falsita’ materiale commessa dal privato, falsita’ ideologica commessa da privato in atto pubblico, abusivismo edilizio.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova (Rc), e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, erano state avviate nel giugno 2015, a seguito di quello che a prima vista sembrava un incidente stradale, verificatosi a Taurianova (Rc) in localita’ Cannava’. La vittima, una 47enne di Rizziconi (Rc), era stata investita dopo essere scesa dalla sua autovettura, riportando gravi lesioni in piu’ parti del corpo e versando per diversi giorni in pericolo di vita, per poi a riprendersi al termine di un lungo ricovero ospedaliero, nonche’ dopo numerosi e dopo aver subito complessi interventi chirurgici. Sebbene inizialmente un pregiudicato si fosse costituito come responsabile dell’accaduto, le successive indagini dei Carabinieri avrebbero consentito di appurare che, in realta’, l’episodio non era stato accidentale e che la vera responsabile sarebbe Concetta Muzzupapa che avrebbe investito la donna al fine di punirla per aver intrattenuto con il marito una relazione extraconiugale clandestina. La donna arrestata e’ stata associata alla casa circondariale di Reggio Calabria. Gli inquirenti hanno anche eseguito un decreto di perquisizione domiciliare nei confronti di quattro indagati in stato di liberta’, il cui esito e’ stato negativo. All’operazione e’ stato dato il nome in codice “il segreto”.