Lamezia Terme – “Per progettare correttamente gli interventi di difesa costiera non si può prescindere da approfonditi studi di carattere geologico, idrogeologico, geomorfologico e sedimentologico delle spiagge emerse e sommerse, senza trascurare, ove possibile, interventi di ri-naturalizzazione delle aree costiere”. Ad affermarlo il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria Francesco Fragale che, nella giornata di ieri, ha auspicato “la costituzione di un tavolo tecnico regionale che coinvolga, oltre ai tecnici degli enti competenti, anche le categorie professionali di settore”.
“Il fenomeno dell’erosione costiera in Calabria – ha spiegato Fragale – è un problema annoso sotto gli occhi di tutti, ben rappresentato nel Master Plan del Piano di Bacino regionale, strumento dinamico, utile soprattutto per la programmazione organica degli interventi. La complessità geologica della Calabria, origine di disparati ambienti morfologici che identificano il nostro paesaggio – ha proseguito – si riflette integralmente sulla caratterizzazione delle coste, quindi l’approfondita conoscenza della natura dinamica dei litorali è posta alla base di ogni valutazione progettuale e non può certamente semplificarsi per limiti finanziari o temporali, avvallando con la necessaria “somma urgenza” opere di incerta funzionalità. In Calabria le strutture a difesa delle coste che in genere vengono realizzate sono rappresentate da batterie di pennelli, da barriere, da massicciate o muri, opere spesso sovradimensionate, che sicuramente proteggono il tratto di costa d’interesse (alcune volte imbruttendolo), ma che, in moltissimi casi, “traslano” l’erosione nelle spiagge sottoflutto. Nella progettazione degli interventi per la protezione delle coste finalizzati anche al ripristino dell’ “equilibrio” di una spiaggia, si rende specificamente necessario, quindi, uno studio con approccio di tipo multidisciplinare che valuti diversi fattori in gioco. Pertanto l’Ordine dei Geologi della Calabria – ha sottolineato il presidente Francesco Fragale – al fine di definire linee guida condivise per la programmazione e la progettazione delle opere di difesa dall’erosione costiera, auspica la costituzione di un tavolo tecnico regionale che coinvolga, oltre i tecnici degli enti competenti, anche le categorie professionali di settore. In tal modo – ha concluso – si potrà determinare un nuovo e più efficace approccio al fenomeno in funzione delle specifiche peculiarità della parte emersa e sommersa delle coste calabresi”.