Calipari: Brunetta, onore FI a vero eroe guerra a terrorismo

Renato Brunetta

Renato Brunetta

Roma – “Molti, forse tutti, siamo pronti a giurare che daremmo la vita per un altro nel momento del pericolo. Nicola Calipari l’ha fatto per davvero, con semplicita’. Non ha avuto dubbi. Nell’istante in cui sono partite le raffiche dei marines contro la Toyota Corolla che sulla strada dell’aeroporto di Baghdad portava in salvo la giornalista del ‘Manifesto’ Giuliana Sgrena, le ha fatto da scudo, perfettamente consapevole di scegliere la strada sicura del sacrificio di se'”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo in Aula a Montecitorio, ricordando Nicola Calipari a 10 anni dalla sua morte. “Calipari – ha proseguito – ha rappresentato il volto dello Stato amico e fraterno, nei confronti della persona che era chiamato dal suo dovere a liberare e poi portare in salvo. Chi lo ha conosciuto sostiene che direbbe, se fosse qui a poterlo raccontare, di aver fatto la cosa normale, e che si sarebbero comportati cosi’ anche i suoi colleghi. Molte speculazioni sono state fatte sulla sua morte. Alcune invece di essere tese alla ricerca della verita’, hanno voluto cavalcare la polemica ideologica e il rancore personale. Ad esempio il quotidiano ‘Repubblica’ sosteneva la tesi che i rapimenti facessero parte della ‘fabbrica della paura’, allestita dal governo Berlusconi per tenere in pugno l’opinione pubblica inventando la minaccia terroristica. Per cui appoggio’ senza alcuna decenza la tesi americana secondo cui gli uomini del Sismi se l’erano cercata per imprudenza e per eccesso di velocita’. Naturalmente ‘Repubblica’ non parlo’ piu’ di ‘fabbrica della paura’, quando fu rapito un suo giornalista in Afghanistan nel 2007”.
“A questa tesi – ha detto ancora Brunetta – si contrappose, documentata e limpida, la relazione della Commissione italiana guidata dal generale Campregher e dall’ambasciatore Ragaglini. Li’ e’ documentato come la vettura guidata da un altro ufficiale del Sismi avanzasse a velocita’ moderata, con i fari accesi e la luce dell’abitacolo che illuminava i passeggeri. Gli americani spararono lo stesso, e la Giustizia italiana ha assolto l’unico imputato per immunita’ funzionale”. “La figura di Calipari e’ luminosa. Ed e’ davvero indecente come sia stata usata non per mostrare di quale tempra siano gli agenti dell’intelligence che rischiano la vita per la sicurezza dei nostri concittadini, in Italia e all’estero, ma per mettere sotto accusa chi gli e’ stato amico e compagno, rischiando spesso con lui la vita. Forza Italia – ha concluso – rende onore al servitore dello Stato Nicola Calipari, vero eroe della guerra contro il terrorismo”.