Turismo: Graziano, riattivare la ferrovia silana

Stazione di Camigliatello silano

Stazione di Camigliatello silano

Catanzaro – Rilanciare il turismo montano della Calabria attraverso la riqualificazione di quei vettori strutturali ed economici ora dismessi. E’ questo quanto sostiene il consigliere regionale della Casa delle Liberta’ Giuseppe Graziano a sostegno delle iniziative del comitato per la salvaguardia della ferrovia silana autore di una a petizione che ha raccolto finora oltre 4000 firme. Graziano ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale. “La ferrovia Silana – dichiara – va riaperta attraverso un mirato piano di rilancio. La tratta Cosenza – San Giovanni in Fiore e’ rimasta in esercizio fino al 2011 quando e’ stato sospeso il servizio viaggiatori oltre la stazione di Pedace. Tant’e’ che oggi il servizio di trasporto pubblico da Cosenza per raggiungere la Sila ed i paesi della presila e’ garantito solo da trasporto su gomma. Una situazione grave per un territorio montano privo di tanti servizi che, oltre a rischiare l’isolamento durante la stagione invernale, in alcune fasce orarie e nei giorni festivi e’ completamente privo di un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome. Alcune scelte assunte dalla precedente Giunta Regionale – precisa ancora Graziano -, maturate per rispondere al deficit economico delle Ferrovie della Calabria, hanno determinato una seria preoccupazione circa il futuro della Ferrovia Silana per la quale il Piano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e di trasporto ferroviario regionale prevedeva la chiusura immediata della linea Pedace – San Giovanni in Fiore, destinandola a servizi turistici e, in assenza di determinazioni entro il prossimo 31 dicembre 2015, la Giunta Regionale ne attuera’ la chiusura definitiva”. “Ma il futuro della Ferrovia Silana – sottolinea il Consigliere della Cdl – diventa ancora piu’ drammatico se consideriamo che il Piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobiliari per l’esercizio finanziario del 2013 prevede l’automatica classificazione dei beni immobili, presenti nell’elenco, entro la categoria del patrimonio disponibile della Regione Calabria. Ed in questo elenco di beni da alienare sono inseriti i caselli ferroviari di: Spezzano Piccolo (4); Spezzano Sila (6); San Giovanni in Fiore (5), Serra Pedace (3); Casole Bruzio. Se non si pone immediato rimedio, inoltre, si rischia di decretare la sdemanializzazione anche della tratta ferroviaria tra San Nicola/Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore e l’alienazione dell’intero patrimonio immobiliare presente, delineando un destino analogo anche per la tratta Pedace- San Nicola/Silvana Mansio entro il 31 dicembre 2015. Se cosi’ fosse, si porra’ la parola fine alla possibilita’ di rispristinare il servizio ferroviario tra Cosenza e San Giovanni in Fiore contribuendo a una ulteriore marginalita’ del territorio silano e delle aree interne della presila. Oltre che perdere uno strategico “treno” per lo sviluppo ed il rilancio turistico del meraviglioso territorio silano”.