Lavoro: Cisl, sbloccare pagamento mobilita’ in deroga

tramonti28-05
Catanzaro – “Ad oggi, nonostante la firma dell’accordo istituzionale e il decreto regionale n. 4924 che autorizza il pagamento di due mensilita’, intollerabili ritardi impediscono l’erogazione delle spettanze in favore di migliaia di lavoratori che aspettano da mesi”. Lo affermano il segretario generale della Cisl Calabria Paolo Tramonti e il segretario regionale Giuseppe Lavia. “E’ evidente – sostengono – che il protrarsi di tali ritardi rischia di generare una esplosione delle gia’ forti tensioni sociali che si registrano sui territori. Riteniamo che, a fronte della disponibilita’ di 55 milioni di euro, questioni tecniche non possano impedire l’erogazione delle prestazioni di sostegno al reddito aggravando una situazione gia’ drammatica per migliaia di famiglie calabresi. Auspichiamo che l’Inps, come ente erogatore, liquidi le prestazioni e che, nel contempo, si avvii un rapporto di collaborazione fra Regione ed Istituto finalizzato al superamento di ogni criticita’. Ricordiamo a chi forse prima era distratto, che a fissare i limiti di durata di tutti gli accordi regionali per la concessione degli ammortizzatori in deroga e’ il decreto interministeriale del 1* agosto 2014, al quale le Regioni debbono attenersi nello stabilire i criteri di fruizione pena la nullita’ degli accordi e l’impossibilita’ di procedere al pagamento delle indennita’. L’accordo istituzionale, inoltre, – rileva la Cisl – utilizzando quanto previsto nel citato decreto interministeriale, riserva il 5% delle risorse possibili assegnate alla Calabria per erogare il trattamento di mobilita’ in deroga al fine estendere la durata del trattamento ai lavoratori che maturano durante l’anno i requisiti pensionistici e ai lavoratori di nuclei familiari in condizioni economiche piu’ difficili, secondo procedure operative trasparenti che verranno definite con successivo atto”.

Per la Cisl “giova ricordare che il fabbisogno stimato dalla Regione per l’erogazione delle indennita’ di cassa integrazione e mobilita’ in deroga per la durata massima prevista nell’accordo e’ superiore ai 340 milioni di euro, a fronte di risorse gia’ assegnate dal Ministero pari a circa 96 milioni di euro, cui si aggiungeranno ulteriori risorse regionali FSE riprogrammate che saranno pari complessivamente a 133 milioni di euro, per un totale complessivo pari a circa 230 milioni. Vanno reperiti oltre 100 milioni, al fine di consentire l’erogazione delle prestazioni di sostegno al reddito per la durata prevista dall’accordo. Questi sono i numeri, il resto e’ sterile quanto tardiva demagogia. Nel contempo, cosi’ come previsto nell’accordo istituzionale, – conclude il sindacato – urge riprendere il confronto con la Regione per un Piano per il Lavoro e per le Politiche attive che possa favorire un processo di ricollocazione e reinserimento dei lavoratori percettori ed inoccupati”.