Porto Gioia Tauro: Greco-Sergio, “straordinarie potenzialita’”

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Reggio Calabria – “Il porto di Gioia Tauro ha straordinarie potenzialita’ per motivi logistici e strutturali. E’ dunque indispensabile intervenire al fine di renderlo adatto alla funzione di gateway.” E’ quanto sostengono Orlandino Greco e Franco Sergio, consiglieri regionali del gruppo ‘Oliverio Presidente’ che questa mattina, accompagnati dal direttore generale del Medcenter Conteiner Terminal Carmine Crudo, hanno visitato l’importante nodo portuale calabrese. “Il porto di Gioia Tauro da tempo svolge il ruolo di leader del settore transhipment nel Mediterraneo, ma dal 2008 si e’ verificato un pericoloso calo della competitivita’ a causa dell’apertura di nuovi porti e per problemi strutturali. Un calo che la Calabria – spiegano Grecco e Sergio – non puo’ permettersi, soprattutto in vista dell’ampliamento del Canale di Suez prevista per il 6 agosto. Oltretutto, con degli interventi strutturali, si potrebbe far svolgere a questa infrastruttura anche la funzione di gateway, cioe’ smistamento dei container attraverso la rete ferroviaria. Se si considerano un container che parte da Nord (porto di Bremerhaven) ed uno da sud (Gioia Tauro) che devono raggiungere il territorio economico piu’ forte del centro Europa, la zona di competizione (dove cioe’ i tempi di percorrenza sono uguali) e’ tra Verona ed il Brennero. Ad oggi pero’ – sottolineano i due consiglieri regionali – non ci sono treni che partono da Gioia Tauro per l’interporto di Verona che viene interamente rifornito da Nord. In teoria, un container che parte dall’Asia dovrebbe essere ‘costretto’ a sbarcare a Gioia Tauro e percorrere la linea ferroviaria fino al centro Europa. Al momento, purtroppo, non e’ cosi’, proprio per la mancanza della intermodalita’ del porto calabrese”.

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Ancora Greco e Sergio: “Gioia Tauro ha tutte le potenzialita’ per diventare il naturale collegamento tra il Nord Europa e l’Oceano Indiano, basterebbe completare il corridoio TEN-T 1, che prevede il collegamento ferroviario tra Berlino e Palermo, consentendo l’arrivo nel porto, dei convogli merci fino a 750 m di lunghezza. E’ necessario, poi, attivare una zona economica speciale per Gioia Tauro che consenta, attraverso una fiscalita’ di vantaggio, un rilancio piu’ agevole del nodo portuale e sopperire a quegli elementi che maggiormente determinano minore competitivita’. Per uno scalo internazionale come Goia Tauro sarebbe inoltre fondamentale che lo sdoganamento delle merci avvenisse nel porto cosi’ da migliorarne l’efficienza e garantire alti livelli di sicurezza e trasparenza”. In conclusione, Greco e Sergio hanno assicurato che “Dal Consiglio regionale della Calabria avvieremo tutte quelle iniziative utili a sensibilizzare il governo, affinche’ intervenga al piu’ presto per migliorare, valorizzare e rendere fortemente competitivo il Porto di Gioia Tauro che potrebbe essere da traino per l’economia del Meridione e del Paese”.

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