Arpacal: Tallini, gravi violazioni terna direttoriale

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Reggio Calabria – “Il presidente Oliverio passera’ alla storia per avere battuto il record di ‘doppiopesismo’ con i suoi incoerenti comportamenti in circostanze analoghe. Aveva annunciato il classico ‘piazza pulita’ e invece continua a fare figli e figliastri, a seconda delle sue convenienze”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Domenico Tallini (gruppo misto) che aggiunge: “In alcune occasioni, vedi caso Fincalabra, interviene drasticamente senza nemmeno valutare la situazione o, come nel caso Sacal, invocare le dimissioni dei vertici per un semplice avviso di garanzia; in altre, vedi alcune Fondazioni di suo gradimento, annacqua, ritarda, tentenna. Ora e’ la volta di Arpacal, l’agenzia per la tutela ambientale, in cui vertici restano al loro posto nonostante da quattro mesi il Dipartimento Ambiente della Regione abbia sottoposto al Governatore la fine del procedimento 1qdi risoluzione del contratto e di decadenza. Qualcuno ha nascosto le carte al Governatore oppure e’ Oliverio, abilmente e furbescamente, ad acquisire nuovi amici e clienti, riservando loro un trattamento di favore?. La storia e’ semplice – aggiunge Tallini -. L’Arpacal e’ l’agenzia regionale che opera per la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente e promozione della salute collettive. E’ retta da una terna direttoriale: direttore generale, direttore amministrativo e direttore scientifico; terna che, a seguito del riscontro di irregolarita’ e violazioni di legge nella gestione dell’Agenzia, e’ stata messa ‘sotto processo’ dal Dipartimento Ambiente e Territorio con l’avvio e la conclusione di un procedimento per la risoluzione del contratto e la decadenza dei tre direttori. Il procedimento si e’ concluso nell’ormai lontano mese di maggio quando il dirigente generale del Dipartimento, Domenico Pallaria ha trasmesso al presidente Oliverio la relazione conclusiva”.
Tallini aggiunge: “Quali sono le inadempienze, irregolarita’ e violazioni di legge contestate alla terna direttoriale? Si tratta di gravi violazioni di legge in materia di bilancio con l’omessa approvazione dei bilanci di previsione 2014 e 2015, nonche’ dei rendiconti dal 2010 al 2015; di gravi irregolarita’ nelle procedure di acquisto di un immobile a Castrolibero, con conseguente danno patrimoniale; illegittima e inopportuna attivazione di procedure di reclutamento del personale e di ‘comando in entrata’, rapporti non appropriati, inadempienti e scarsamente collaborativi con il Dipartimento vigilante. La grave condizione di paralisi amministrativa in cui e’ stata lasciata l’agenzia Arpacal, proprio durante il periodo estivo in cui i controlli avrebbero dovuto essere intensificati in risposta ai tantissimi casi di inquinamento segnalati dai cittadini, lascia ipotizzare nel comportamento omissivo del Presidente Oliverio, veri e propri abusi di natura penale. Vedremo quali saranno le spiegazioni che dara’, se lo riterra’, il Giano bifronte della Calabria, Mario Oliverio”.