Trasporti: Nicolò(Fi), Legambiente certifica Paese a due velocità

Nicolo-Alessandro-15-07Reggio Calabria – “Il rapporto di Legambiente sul trasporto pubblico ha certificato un Paese a due velocità con un Mezzogiorno sempre più penalizzato nei collegamenti e nei servizi ferroviari”. E’ quanto afferma il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolo’.
“Indigna la progressiva riduzione dei treni Intercity e dei collegamenti a lunga percorrenza su tutte le direttrici nazionali. Ne’ va meglio per l’esistente: i convogli che viaggiano al Sud – stigmatizza Alessandro Nicolo’ – sono vetusti e malandati, spesso con porte guaste e senza aria condizionata. Tanto per cambiare, anche in questo settore ci si distingue in negativo. La tratta ferroviaria di Reggio Calabria, in particolare, figura tra le cinque peggiori d’Italia ed e’ sulla linea Jonica che si registrano i maggiori disagi”.
Secondo il capogruppo di Fi: “L’impietosa fotografia della realtà è figlia di scellerate politiche di contrazione dei servizi che hanno aggravato il gia’ fragile contesto della mobilità in una realta’ come la Calabria da sempre isolata e marginale. A causa del taglio di 20 milioni di euro della Regione Calabria al contratto di servizio con Trenitalia, la linea jonica ha visto la soppressione di 26 treni regionali (poi diventati 16). I comitati e le associazioni dei pendolari contestano poi orari e fermate che non hanno ragion d’essere perché non rivestono alcuna utilità per l’utenza. Che dignità e quale futuro puo’ avere in siffatto contesto il progetto della Citta’ Metropolitana di Reggio Calabria? Indipendentemente dalle coalizioni che hanno governato, ho evidenziato in piu’ circostanze le criticità e i disagi, lavorando per implementare e rafforzare il sistema della mobilità in Calabria. Oggi critico fortemente questo ulteriore ridimensionamento del sistema dei collegamenti su rotaia che sembra la premessa di un complessivo smantellamento del servizio ferroviario in Calabria”.
“Ci opponiamo a questa politica di dismissione dei servizi ferroviari che – conclude Alessandro Nicolo’ – rischierebbe di precludere al Sud e in particolare alla Calabria legittime e mai realizzate aspirazioni di sviluppo”.