Catanzaro – I contratti fiume per valorizzare le risorse idriche. Su questo tempa parlera’ l’assessore regionale all’Urbanistica, Francesco Rossi, che partecipera’ domani, nella sala-convegni del Gal dei Due Mari, a Soveria Mannelli (C), all’incontro “Contratto di Fiume, manifestazione di interesse per la condivisione di un documento di intenti”. Il tema dell’incontro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – riguarda una delle principali novita’ normative introdotte con l’integrazione della legge regionale n. 19, destinata a rendere la gestione della risorsa idrica , finalmente, piu’ integrata e partecipata. “Inquinamento, sprechi, mutamenti climatici ed una non efficace e coordinata gestione hanno reso l’acqua – ha detto l’assessore Rossi – una risorsa sempre piu’ preziosa e, soprattutto, un elemento che nei prossimi anni potrebbe determinare gravi tensioni sociali in ragione di possibili “stress idrici”. L’acqua costituisce, dunque, un argomento centrale per le amministrazioni pubbliche con riferimento all’uso idrico, a quello irriguo ed anche relativamente alla sua gestione complessiva in un’ottica di sostenibilita’ ambientale. La stessa Unione Europea, sedici anni fa, ha fissato con rigore ha proseguito Rossi – il quadro normativo di riferimento per l’azione comunitaria in materia di acque prevedendo per l’anno 2015 il raggiungimento dell’obiettivo di “buono” stato di qualita’ ambientale per tutti i corpi idrici della comunita’ attraverso l’integrazione tra le necessita’ antropiche, il mantenimento degli ecosistemi acquatici e la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccita’. Una delle novita’ principali, fino ad oggi forse non adeguatamente compresa, riguarda l’introduzione in Calabria, avvenuta con l’integrazione della legge regionale n. 19, dei cosiddetti “Contratti di fiume”. Si tratta di uno strumento di programmazione negoziata che consente di pianificare la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e le azioni di salvaguardia dal rischio idraulico attraverso il coinvolgimento attivo e diretto dei cittadini e dei portatori di interesse legati al territorio fluviale. Se l’acqua e’, indiscutibilmente, un bene comune allora e’ necessario che attraverso gli strumenti normativi e progettuali messi in campo tutti se ne facciano carico; abbiamo gia’ avviato una serie di percorsi “verso il contratto di fiume”, e nello specifico Mesima, Neto, Lao, Oliva, Costa dei Cedri e Costa degli Dei”.
Secondo l’assessore Rossi “dobbiamo proseguire lungo questa strada in considerazione di alcune qualita’ che abbiamo e che finora non sono state sufficientemente valorizzate; la nostra regione, infatti, ha una elevata disponibilita’ naturale di risorse idriche che, tuttavia, spesso non sono sufficienti con riferimento all’assorbimento agricolo, altre volte la loro qualita’ eccezionale all’origine viene drammaticamente segnata da fenomeni inquinanti. In piu’, con riferimento ai corsi d’acqua, all’insufficiente gestione della risorsa idrica si accompagna il punto dolente di una manutenzione poco costante che determina episodi alluvionali con danni il cui costo supera di gran lunga quelli da sostenere se tutto fosse programmato e condiviso. L’azione che stiamo portando avanti con i “Contratti di fiume” corrisponde proprio a queste ultime necessita’. Tutti, Regione, Comuni, portatori di interesse e comunita’, dobbiamo, e’ il caso di dire conclude l’assessore Rossi – percorrere lo stesso fiume andando in un’unica direzione, quella del rispetto, della tutela, della valorizzazione sostenibile, della responsabilita’ verso l’ambiente e il territorio”.