Regione: Uil, sul Por manca il confronto con le parti sociali

Catanzaro  -“L’emblema della riunione del partenariato economico e sociale sta tutto nel modo di partecipare dei responsabili politici regionali piu’ attenti a fare passerella e molto meno ad ascoltare le riflessioni che vengono dai rappresentanti sociali, economici ed istituzionali seduti al tavolo. In fondo e’ questo che ci sentiamo di “rimproverare” alla Giunta regionale in materia di POR, una scarsa attenzione al confronto con le parti sociali in fase di realizzazione del Programma che, da un punto di vista tecnico amministrativo, segna invece un passo moderatamente soddisfacente”. E’ quanto si legge in un documento della Uil regionale. “Certo – prosegue il comunicato – i ritardi non mancano e abbiamo chiesto una maggiore celerita’ nella gestione degli avvisi e ancora piu’ trasparenza sull’elenco dei beneficiari in modo che la Calabria possa conoscere chi si aggiudica i finanziamenti europei e come li utilizza.
Ma, soprattutto, abbiamo chiesto che vengano rispettati le dichiarazioni di intenti e gli accordi presi per un maggior coinvolgimento degli attori sociali ed economici calabresi nella fase di costruzione dei bandi affinche’ le varie “anime” della Calabria possano far giungere dal basso le vere esigenze di tutti. In questo senso – scrive la Uil – abbiamo stigmatizzato il mancato avvio dell’Ufficio per il Partenariato e con esso tutte le forme di comunicazione e confronto a distanza, es. community virtuale, che darebbero immediata voce a chiunque volesse suggerire soluzioni, miglioramenti, ecc”.

 

La Uil giudica “gravissimo il mancato coinvolgimento di Sindacati e parti datoriali nella definizione del Bando Dote Lavoro che impegna ben 66 milioni per la creazione di nuovo lavoro. Certo, la democrazia ed il “controllo sociale” – si sottolinea – costano fatica e spesso sono visti come ostacoli per una gestione personalistica ed accentratrice, ma gioverebbero molto a diffondere il concetto di bene ed interesse pubblico. In generale, abbiamo segnalato una sorta di battuta d’arresto in un processo che ci sembrava buono e che ha portato comunque a qualche risultato meritorio; abbiamo la necessita’ di riprendere una strada virtuosa senza accontentarci di qualcosa di buono perche’ la situazione socio-economica della Calabria richiede molto, molto, molto di piu’.
Il prossimo appuntamento e’ fissato all’inizio di febbraio con la seduta del Comitato di Sorveglianza, in cui ribadiremo – annuncia la Uil – la nostra posizione dinnanzi alle autorita’ europee e di governo centrale”.