Regione: Oliverio, in Calabria informazione a volte ricorre al falso

Catanzaro  – “Ci sono alcuni strumenti di informazione che sono stati costruiti in Calabria per esercitare condizionamenti o alimentare una deriva inquinante”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa nella sede della Giunta. “Sul turismo – ha proseguito – saranno smentiti gli agitatori di sventura. I dati al 30 giugno sono positivi, rispetto ai risultati da record dello scorso anno, perche’ ci sono 150mila presenze in piu’, delle quali 115mila straniere, spalmate da gennaio a giugno, a riprova che e’ in crescita anche la destagionalizzazione. Per quanto riguarda luglio e agosto, mi riservo, lo vedremo tra qualche settimana perche’ a meta’ settembre avremo anche questi dati. Ma la tendenza finora smentisce i profeti di sventura. Io – ha rilevato Oliverio – sono rispettoso delle posizioni che si esprimono attraverso i media, ci mancherebbe altro, ma quando si ricorre al falso per costruire un attacco bisogna interrogarsi perche’ dietro un giornale o dietro una televisione o dietro un mezzo di comunicazione c’e’ qualcuno che ricorre al falso per ragioni recondite”. Il presidente della Regione ha quindi osservato: “I giornali sono da rispettare ma ci sono anche giornali che rispondono a editori o ad interessi che non sono al di sopra delle parti e non stanno sulla luna ma che evidentemente hanno interesse a ricorrere al falso quando ricorrono al falso. Devo dire – ha sostenuto Oliverio – che la stragrande maggioranza non e’ cosi’, ci sono alcuni strumenti di informazione che sono stati costruiti in Calabria per esercitare condizionamenti o alimentare una deriva che secondo me e’ inquinante perche’ spinge verso il condizionamento o la messa a servizio di lobbies. Io non ho mai fatto ricorso a strumenti corruttivi – lo dico in modo chiaro – per determinare il rapporto con la stampa, che dev’essere libera: anzi, mi accusano dell’inverso, cioe’ di dare poca attenzione e fare poche telefonate perche’ – ha concluso il governatore – rispetto davvero chi esercita questa funzione”.