Sanita’: Arruzzolo, ristrutturazione Riuniti buon risultato

Giovanni-Arruzzolo-21Reggio Calabria – “La ristrutturazione del pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria e’ la migliore testimonianza del lavoro finora svolto dal nuovo direttore generale dottor Frank Benedetto”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Ncd, Giovanni Arruzzolo. “Nonostante i limiti posti dal piano di rientro del debito sanitario, – dice – l’essere riusciti in breve tempo a riqualificare il punto di accesso strategico ai servizi ospedalieri suscita legittima soddisfazione, ma, contemporaneamente, e’ una risposta sacrosanta al bisogno di sanita’ e di sicurezza a tutta l’utenza provinciale che, com’e’ noto, grava soprattutto sul pronto soccorso dei ‘Riuniti’. E’ auspicabile – prosegue Giovanni Arruzzolo – che le procedure per la realizzazione dei tre nuovi ospedali di Gioia Tauro, Vibo Valentia e Sibaritide, siano sveltite altrimenti si perdera’ l’ennesima occasione per innovare le strutture ospedaliere, e qui parliamo di un investimento di poco inferiore al mezzo miliardo di euro! E’ chiaro che tutto cio’, messo assieme, e’ una scommessa che la Calabria non puo’ perdere poiche’ non solo i cittadini vedrebbero compromessi chissa’ per quanto tempo i diritti all’assistenza ed alla cura, ma persino l’economia calabrese perderebbe l’occasione di avere una boccata di ossigeno. Non meno deleterio – prosegue Arruzzolo – sarebbe il risultato per la politica, ed a nulla, ove non si affrontassero e rimuovessero tutte le clausole ostative per l’apertura dei cantieri, servirebbero dibattiti, convegni, prese di posizione che l’opinione pubblica non capirebbe mai. Io – conclude – credo che il lavoro avviato dalla Giunta regionale e dalla terza Commissione consiliare, possa dunque pervenire ad un unico obiettivo, che e’ quello di liberare, finalmente la Calabria da inghippi e ritardi burocratici per consentire il dispiegamento e l’impegno delle risorse finanziarie che, altrimenti, potrebbero anche essere dirottati altrove. Un lusso che non possiamo permetterci!”.