Ospedale Lamezia: Barbanti, area urbana si realizza con superamento dello spoke

Ltosp_Barbanti0569Lamezia Terme –  “Facendomi interprete delle volontà espresse, più volte ed in più sedi da associazioni e partiti, è da mesi che sto sostenendo nelle sedi istituzionali nazionali la necessità che lo sviluppo nell’asse tra Catanzaro e Lamezia, comprendente i Comuni lungo la direttrice di collegamento, sia equilibrato e coordinato. In particolare sulla sanità è necessario far ammenda di una determinazione della precedente amministrazione regionale che ha codificato per Lamezia Terme un ospedale spoke in contrasto con la generale indicazione che l’area è unica e che nella stessa area l’HUB funge anche da spoke”. Lo afferma in una nota l’onorevole Sebastiano Barbanti, che per quanto riguarda il Giovanni Paolo II evidenzia che “la norma precisa anche che la stessa area è quella compresa in un bacino territoriale percorribile entro sessanta minuti che, perciò, comprende ampiamente tutta l’area compresa nell’istmo percorribile in meno di sessanta minuti”. Ed a tal proposito il parlamentare lametino ricorda che “le sedi istituzionali alle quali mi sono rivolto hanno confermato che questa deve essere la linea guida per qualunque programmazione sanitaria. Come avevo richiesto in un mio precedente intervento, non solo il sindaco di Lamezia ma anche quello di Catanzaro, condividono la necessità di “una azienda sanitaria unica che porti avanti varie eccellenze”. Barbanti aggiunge che “tenendo conto della realtà e delle migliori opportunità riguardo a strutture, collegamenti, viabilità”. E si domanda: “resta da chiedersi perché finora niente è stato fatto e tutt’ora s’intende insistere in una proposizione diversa, come se le due realtà fossero distanti e non omogenee”. Ed annuncia che ha “intenzione di chiedere al Commissario Scura un incontro urgente per sapere quale sia la programmazione prevista nel prossimo imminente decreto e su quali basi poggiano le decisioni e per chiedere il superamento dello spoke, inteso come separazione e delimitazione tra le due realtà”. Barbanti si dice sicuro che “ad una visione programmatoria coordinata non troverà ostacoli di sorta nelle sedi nazionali”. Perciò ritiene che “finalmente l’area centrale della Calabria possa trovare immediatamente una prima realizzazione nella individuazione di una unica programmazione sanitaria che tenda a completare ed integrare utilizzando le migliori opportunità dell’intero territorio”.