‘Ndrangheta: processo ai Mancuso, in aula testimone polacca

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Vibo Valentia – Primo esame oggi dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia per la testimone di giustizia Ewelina Pytlrz, la donna polacca separata da Domenico Mancuso, fratello dei piu’ noti Giuseppe Mancuso, detto “Bandera”, e Pantaleone Mancuso, alias “Scarpuni”. Si tratta della prima testimone di giustizia all’interno del clan Mancuso, che da circa un anno ha iniziato a raccontare una serie di presunti reati di cui sarebbe venuta a conoscenza. Nel processo a carico di Domenico Mancuso, detto “The Red”, figlio del boss Diego Mancuso, cugino dell’ex marito della testimone di giustizia, la donna ha ripercorso oggi in aula, collegata in videoconferenza da una localita’ protetta, le vicissitudini di un imprenditore che sarebbe stato costretto ad abbandonare alcuni cantieri a Limbadi dopo alcuni danneggiamenti ed incendi che la Dda di Catanzaro riconduce all’imputato. La donna ha anche spiegato di aver deciso di allontanarsi dalla “famiglia” Mancuso, portando con se’ la figlia di pochi anni, dopo aver subito maltrattamenti e minacce di morte dal marito e dai familiari di quest’ultimo. In ordine all’imputato Domenico Mancuso, la donna ha inoltre riferito di avergli fatto visita mentre si trovava agli arresti domiciliari. Nel periodo indicato, tuttavia, l’imputato si trovava detenuto in carcere gia’ da diverso tempo.