Lamezia: Sertini(NcS), lungomare sprovvisto di lidi
Lamezia Terme – “Noi con Salvini” aveva visto lungo e chiaro: come predevamo circa tre settimane fà, l’iniziativa del bando di gare per le concessioni demaniali dei due lungomari lametini è andata deserta. Per l’ennesimo anno, il lungomare di Lamezia Terme sarà sprovvisto della presenza di nuovi lidi e relativi servizi, grazie alla disorganizzazione dell’amministrazione comunale che aveva pubblicato il bando con estremo ritardo in data 16 Giugno, con relativa scadenza al 4 Luglio nonostante il via libera avuto da tempo dagli uffici competenti regionali”. Lo afferma in una nota Valentina Sertini Noi Con Salvini, secondo la quale “la città e la classe imprenditoriale che hanno bisogno di una scossa, oggi sono rappresentati da un’ amministrazione che non partorisce proposte concrete per il territorio, e che fra affidamenti diretti alle solite cooperative e la nomina del primo rimpasto di governo, dopo più di un anno, è impantanata in un immobilismo degno del suo predecessore. In pratica – conclude – siamo passati dal sindaco con la “polo” al sindaco con la “cravatta, ma la sostanza non è cambiata”.
Lamezia Terme – “Noi con Salvini” aveva visto lungo e chiaro: come predevamo circa tre settimane fà, l’iniziativa del bando di gare per le concessioni demaniali dei due lungomari lametini è andata deserta. Per l’ennesimo anno, il lungomare di Lamezia Terme sarà sprovvisto della presenza di nuovi lidi e relativi servizi, grazie alla disorganizzazione dell’amministrazione comunale che aveva pubblicato il bando con estremo ritardo in data 16 Giugno, con relativa scadenza al 4 Luglio nonostante il via libera avuto da tempo dagli uffici competenti regionali”. Lo afferma in una nota Valentina Sertini Noi Con Salvini, secondo la quale “la città e la classe imprenditoriale che hanno bisogno di una scossa, oggi sono rappresentati da un’ amministrazione che non partorisce proposte concrete per il territorio, e che fra affidamenti diretti alle solite cooperative e la nomina del primo rimpasto di governo, dopo più di un anno, è impantanata in un immobilismo degno del suo predecessore. In pratica – conclude – siamo passati dal sindaco con la “polo” al sindaco con la “cravatta, ma la sostanza non è cambiata”.
