Lamezia: archiviata inchiesta decesso in ospedale di una 47enne

Lamezia Terme – Era una mattina dell’aprile del 2017 quando P.D.,una quarantasettenne di San Pietro a Maida, si era recata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lamezia Terme lamentando capogiri e vomito.
La paziente era stata subito presa in cura con il codice giallo e sottoposta a visita otorinolaringoiatrica e neurologica, tuttavia ella nel primo pomeriggio aveva avuto una forte crisi respiratoria ed era deceduta.
Il marito nell’immediatezzadei fatti aveva sporto denuncia-querela al fine di far appurare se nelle condotte dei sanitari che l’avevano presa in cura si erano verificati degli errori, dei ritardi o delle omissioni che avevano causato la morte della moglie.
Erano così partite le indagini della Procura di Lamezia Terme ed i successivi accertamenti degli inquirenti con relativa disposizione dell’esame autoptico.
Era stato quindi aperto un procedimento penale a carico dei sanitari del nosocomio lametino Annalisa Garrini, Giovanni Fera, Franco Cappello, Stefania Renne, Salvatore Giuseppe Galea e Vittorio Maschio per i reati ex artt. 113 e 589 c.p. (concorso in omicidio colposo).
Veniva effettuato il sequestro della cartella clinica e seguiva la consulenza medico legale disposta dal Pubblico Ministero, Emanuela Costa, effettuata da Aquila Isabella.
Gli indagati erano assisiti dagli avvocati Giancarlo Nicotera, Adele Manno, Antonio
La Russa Maria Carmen Garrini e Giuseppe spinelli, mentre le parti offese erano assistite dagli avvocati Eugenio Venturi ed Antonio Carlei.
Venivano nominati, tra gli altri, quali consulenti degli indagati i dottori Santino Giovanni Lio, Carmine Barberio, Alfonso Luciano e Valerio Rosato.
A seguito degli accertamenti medico legali si è potuto appurare che la sfortunata paziente è morta per una ischemia cardiaca, con un decesso di origine naturale in nesso causale con una patologia preesistente della quale la signora era inconsapevolmente affetta. Nessun elemento di censura si può quindi ascrivere ai sanitari che l’avevano presa in cura che, anche secondo il consulente del PM, avevano operano in maniera congrua ed adeguata.
La stessa Procura della Repubblica ha chiesto quindi che il Giudice per le Indagini Preliminari disponesse l’archiviazione del procedimento a carico dei sanitari lametini, indenni da ogni profilo di responsabilità.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, Emma Sonni, a seguito della richiesta della Pubblica Accusa e degli accertamenti medico-legali ha disposto pertanto l’archiviazione del caso, certificando che nessun caso di malasanità si è verificato in questa triste vicenda.

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