Lamezia: Materazzo la città “ingessata dall’ ignoranza” e incompetenza”

Lamezia Terme – Riceviamo e pubblichiamo una riflessione tecnica dell’ingegnere Pasquale Materazzo sulla vicenda degli impianti sportivi e non solo di Lamezia che sono stati dichiarati inagibili da parte del comune per alcuni aspetti burocratici: “Non c’è limite all’incompetenza, Lamezia è abbandonata a se stessa, e la responsabilità è si della terna Commissariale, ma la dirigenza del Comune ha mostrato limiti assolutamente inquietanti.
E’ Ormai palmare l’incompetenza dei dirigenti e viene spontaneo chiedersi come sia possibile che questi signori risultino vincitori di un pubblico concorso. Un funzionario a prescindere dalla sua laurea deve aver una base culturale ed un uso della logica che gli consente di dare risposte a cittadini ignari, che si recano al Comune non per disturbare, ma per avere risposte.
Ciò che diventa intollerabile è il coraggio mostrato nel chiudere strutture sportive destinati ai giovani, mentre tremano a chiudere il Tribunale dove magari qualche Procuratore arrabbiato potrebbe arrestarli non per manifesta incapacità ma per interruzione di pubblico servizio dovuto a negligenza.
Della pratica di accatastamento se ne sta facendo una storia infinita, per chi ha quella cultura base innanzi richiamata sa benissimo che l’agibilità è assolutamente indipendente dall’accatastamento. In base al DPR 380/01 le condizioni necessarie e sufficienti per dichiarare agibile un immobile sono la sicurezza degli impianti, la sicurezza igienico sanitaria, la sicurezza della struttura e la conformità urbanistica, quest’ ultima aggiunta dal 2016.
L’accatastamento, il certificato di qualificazione energetica e quant’altro sono assolutamente irrilevanti.
Anche per quanto concerne i quattro aspetti obbligatori non sono ostativi in quanto la giurisprudenza manifesta chiaramente che l’agibilità è legata alla sicurezza reale di un edificio e non alla sicurezza cartacea, pertanto qualora si verifichino situazioni particolarmente gravi ed urgenti i tecnici dovranno stabilire se ci sono le condizioni per un utilizzo completo o a particolari condizioni. Pertanto da come si evince è un problema di competenza e responsabilità, solo un ignorante prende cento libri di edilizia e leggendo cerca di capire cosa fare, nel mentre una città è ferma e aspetta “la fumata bianca”.
Purtroppo la vergogna e tanta ma è altresì importante che ci si dia una mossa, specialmente la terna Commissariale che deve entrare nel merito di tanta incapacità e negligenza, altro che mafia c’è di peggio”.