Sanita’: Bevacqua (Pd), ora siamo ad un punto di non ritorno

domenico-bevacqua600x450Catanzaro  – “Siamo ad un punto di non ritorno, credo che sia arrivato il momento che ognuno si assumi le proprie responsabilita’. Basta agli alibi di ognuno degli attori in campo. Vediamo cosa oggi la classe dirigente calabrese e’ n grado di realizzare”. E’ quanto ha affermato il consigliere regionale del Pd Mimmo Bevacqua in una nota. “Un commissariamento e’, per sua natura – ha proseguito Bevacqua – un provvedimento straordinario, che trova la sua ragione, innanzi tutto, nella limitazione temporale. Se poi si tratta di sanita’, l’ulteriore imprescindibile ragionevolezza e’ insita nella valutazione dei risultati ottenuti, in termini di miglioramento della tutela del primario diritto costituzionalmente garantito. Per cio’ che concerne la Calabria, gli anni trascorsi corrispondono a un’era geologica e, nel momento in cui persino il ministro Lorenzin certifica che ad essere migliorati sono soltanto i conti (in parte), ma non i LEA (al di sotto della soglia minima), diventa chiaro che la cura ha fatto fuori il paziente (spesso, purtroppo, non solo metaforicamente). Resta ben poco da discutere, discettare e spaccare il capello: comunque la si giri, la gestione commissariale non trova piu’ alcuna giustificazione e, a meno che non si voglia tacciare la classe politica regionale di incapacita’ congenita in eterno, ha proseguito Bevacqua, il ritorno all’ordinario non e’ piu’ procrastinabile. Il governo nazionale – secondo l’esponente del Pd – non puo’ tergiversare oltre: i dati sono acclarati, unanimemente riconosciuti e sarebbe davvero oltraggioso per la nostra terra se, a puntellare un disastro che proprio non sta in piedi, fossero malsani e precari equilibri inter-partitici. Il ristabilimento nella nostra Regione dell’ordinarieta’ dei processi democratici passa anche dalla sanita’: se siamo una classe dirigente degna di questo nome, dobbiamo avere il coraggio di testare la nostra maturita’ e la nostra competenza proprio su una questione cosi’ scottante che coincide con i diritti irrinunciabili dei cittadini. Al Consiglio regionale va ricondotto il ruolo di decidere l’impalcatura legislativa in grado di declinare al meglio il diritto alla salute dei calabresi e operare le scelte piu’ appropriate alla domanda di servizi e presidi sanitari. Al presidente Oliverio il compito di rivendicare il ruolo che gli spetta in virtu’ della legittimazione popolare ricevuta. Al PD, regionale e nazionale, ha concluso Bevacqua,il dovere di non tirarsi indietro in quella che e’ diventata una battaglia di civilta’ e di difesa delle garanzie minime di uno Stato socialmente adeguato. Come ho gia’ avuto modo di dire a piu’ riprese – ha concluso – il futuro della nostra regione si gioca sulla possibilita’ di proseguire il cammino sulle nostre gambe”.